Ostinatamente cittadini (di “La Scapigliatura”)

Ringrazio il giovine esponente cremonese del noto movimento culturale La Scapigliatura per questo suo impegnativo intervento. È un ottimo monito, già commento al verbale dell’Osservatorio Arvedi, qui riproposto trasformato ed evidenziato. Oh tu, lettore che passi, soffermati e con noi ripensati e specchiati nel lago del cuore!

Il nostro Paese, terrra di meraviglie estreme e di “paologie infernali”, d’arte culinaria e di lupara bianca, di monumenti mirabolanti e abusivismo edilizio, e poi dei soliti santi, dei soliti poeti e dei soliti navigatori, DEVE CAMBIARE ROTTA. Mettendo al primo posto una NUOVA EDUCAZIONE CIVICA, UNA NUOVA EDUCAZIONE RISPETTOSA DELLA “NATURA”, CHE FA IL PAIO CON LA “SALUTE”. Siamo tutti “FIGHETTI” buoni solo a parlare (e mi cimetto dentro anch’io!), a dar sfogo al piagnisteo, arte a dir poco patetica ed inconcludente. Abbiamo perso il senso della corresponsabilità, siamo divenuti spesso “servi” ossequiosi di chi è assiso nella stanza dei bottoni, tanto da essere ciclicamente “fottuti” dal peggiore degli imbonitori. Eppure siamo i soliti, impenitenti “coglioni” sempre pronti a ricominciare daccapo. Finchè saremo “singoli”, tanto peggio “sparpagliati”, soprattutto quando il “potente” è al tempo stesso “padrone” saremo tagliati fuori dal tempo e dalla Storia. Comunque “è veramente cosa buona e giusta”: la NATURA ci presenterà un salatissimo conto. Se non a noi (non siamo poi così tanto lontani, va là!), sicuramente ai nostri figli. “NON BISOGNEREBBE VIVERE TUTTI I GIORNI”.

La Scapigliatura

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