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“Oświęcim/Auschwitz” di Alessio Duranti

Creato il 07 febbraio 2014 da Marvigar4

MUSEO DELLA LIBERAZIONE LUCCA

Venerdì 7 febbraio alle ore 10,30 al Museo storico della Liberazione Lucca sarà inaugurata la Mostra fotografica“Oświęcim/Auschwitz” di Alessio Duranti, un viaggio nel cuore dell’orrore nazista. Tra gli schemi geometrici degli edifici e i corpi sfumati dei visitatori la memoria si rafforza con il presente e l’attualità delle immagini che raccontano ciò che è stato e ciò che è oggi il campo di concentramento considerato simbolo della Shoah.

http://alessioduranti.weebly.com/
www.museodellaliberazionelucca.it

La tragedia in un Paradiso. Lo sterminio degli ebrei di Rodi

Venerdì 7 febbraio alle ore 10,30, presso il Museo della Liberazione di Lucca (palazzo Guinigi) avrà luogo la proiezione del film “L’isola delle Rose. La tragedia di un paradiso” della regista Rebecca Samonà. Il film verrà presentato dalla madre della regista, Erminia Licitri, sulla cui storia è basato il film. Interverranno il presidente del Museo Col. Fausto Viola e lo storico direttore scientifico del Museo Andrea Giannasi.
La storia infatti prende vita a Rodi dove Eminia Licitri nasce nel 1938 dal matrimonio di un ufficiale italiano con una ragazza ebrea rodiota. E’ quella di un’isola – italiana fino a dopo la seconda guerra mondiale – che era un vero un paradiso: clima straordinario, convivenza pacifica, atmosfera festosa. Da quell’isola l’intera comunità ebraica viene totalmente annientata ed il contingente militare italiano deportato anch’esso nei campi di concentramento tedeschi (nella quasi totalità aveva rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò).
E’ una delle tante storie di guerra e di deportazione che non hanno avuto fin’ora un sufficiente rilievo. Ma è anche una storia familiare che Rebecca Samonà racconta, in un viaggio con la madre nei luoghi in cui quest’ultima è nata e di cui conserva ricordi felici e drammatici, incrociando la ricerca storica con un’indagine privata condotta attraverso l’ascolto di testimoni, diari familiari, rassegna di fotografie personali e documenti Luce d’epoca. Dei circa 2000 ebrei deportati sopravvissero 31 uomini e 120 donne, per la maggior parte molto giovani. Al termine del conflitto, non potendo rientrare a Rodi, dove non c’era nessuno ad attenderli, essi cercarono rifugio e una nuova speranza di vita in Congo Belga, nelle due Rhodesie (oggi Zambia e Zimbabwe), in Sud Africa, Stati Uniti, Sud America, dovunque riuscivano a rintracciare un fratello, una cugina, uno zio magari mai conosciuto. Provenienti dall’ex-Congo Belga, a Bruxelles hanno vissuto e gli ultimi vivono ancora, molti sopravvissuti di quella autentica tragedia che il 23 luglio 1944 colpì quel paradiso.
Evento in collaborazione con di Roma l’Associazione Nazionale ex Deportati (Aned) di Roma.



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