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otranto

Creato il 27 luglio 2014 da Catia D'Antoni @viaggingiro

Siamo in Puglia, di nuovo in Salento ma in provincia di Lecce e sul versante adriatico, ci troviamo oggi ad Otranto, la città più ad Est d’italia.

la storia

Otranto che in dialetto salentino è Otràntuha visto avvicendarsi vari popoli tra cui il greco-messapico, poi bizantino e infine aragonese che ha costruito anche una fortezza, un castello ancora oggi visitabile e spesso sede di mostre e rassegne;
il canale di acqua a cui è stato dato il nome omonimo separa l’Italia dall’Albania e dalla Terra d’Otranto, un tempo sede arcivescovile e parte del Regno di Napoli.

il mare e la difesa

Qui le spiagge si trovano anche in città, nonostante il transito di navi più o meno grandi, le acque riescono ad essere sempre limpide e poi sono sempre protette da insidie grazie alla presenza di cinque torri difensive che circondano Otranto;
nonostante vi siano numerose località più o meno note nei dintorni, noi abbiamo preferito sostare in tranquillità presso un’area molto tranquilla a ridosso della pineta (0836805218-3343572896) ed approfittare del meraviglioso mare della Baia dei Turchi, immaginando le gesta dei predoni turchi quando vennero ad assediare Otranto nel XV secolo facendo esplodere la famosa Battaglia di Otranto;
qui la sabbia è fine ed il mare oltre ad essere sempre limpido offre la possibilità anche ai più piccoli di bagnarsi perché il fondale non è subito profondo; inoltre qui siamo nell’Oasi protetta dei Laghi Alimini, altro luogo che si trova nei pressi formando uno degli ecosistemi più importanti della Puglia.

il castello

Se il castello è sempre una fortezza, qui si tratta invece di una costruzione integrata nelle mura della città, proprio per impedire qualsiasi affronto dall’esterno;
varie volte subì attacchi e altrettante fu restaurato, ma dopo l’attacco dei turchi fu proprio Alfonso d’Aragona che lo fece ricostruire da cui prese il nome finale.
Oggi questo castello è spesso sede di mostre e rappresentazioni, nel momento della nostra visita trovammo le opere di Dalì esposte ed incluse nello stesso biglietto di ingresso al solo castello.

 

piccola curiosità: se vi trovate alla Baia dei Turchi, provate a guardare il vostro telefono cellulare con attenzione; dopo circa dieci minuti che ero in spiaggia mi giunse il messaggio di benvenuto del mio gestore telefonico in Grecia.

 


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