OTRANTO, dove i Turchi sterminarono i Cristiani,
OTRANTO, dove il sole è allo zenith a mezzogiorno..
Lì si fondono Oriente e Occidente,
lì si animano le strade in estate
di canti nuovi e nenie lontane,
trasportate a turno o dallo scirocco o dal maestrale.
A OTRANTO la luce diventa terapia per animi afflitti
e sorrisi spenti,
a OTRANTO capperi e rosmarino si inseguono sulle rocce
e lungo le strade ,
e trasformano le pietanze che inondano di aromi
i cortili della città vecchia.
OTRANTO è terra di vino e danze, di pescatori e forestieri,
di mosaicisti squinternati che studiano il pavimento
del prete Pantaleone( assolutamente da vedere nella Cattedrale),
nonché terra di approdo per il viandante.
Rispetto ad altri salentini, gli idruntini sono inizialmente diffidenti,
forse è un retaggio dell’invasione saracena…
non per niente una delle loro imprecazioni preferite è
“Mamma li Turchi”!
OTRANTO è un posto magico,
i resti del castello, gli scheletri dei martiri
nella teca della cripta,
il mare…che contende alla storia e alla gastronomia
il primato nel cuore dei visitatori,
sono tutti elementi
che si armonizzano col desiderio di pace
di colui che arriva:
lo straniero appunto!