Nonostante il gran caldo erano presenti molti volontari animati dal desiderio di riprendersi il Parco e garantirne la fruibilità a tutti i cittadini dei quartieri limitrofi. E' stata rimossa una quantità impressionante di rifiuti, soprattutto in zone non facilmente raggiungibili che continuano ad essere usate per accampamenti abusivi da sbandati e recuperanti anche se il loro numero è molto diminuito grazie agli sgomberi e al monitoraggio costante dei cittadini volontari.
Le foto documentano anche la presenza di rifiuti molto pericolosi e nocivi per l'ambiente tra cui addirittura BATTERIE DI AUTO BRUCIATE. Lasciamo immaginare le sostanze tossiche e cancerogene rilasciate dai fumi dei falò appiccati nel parco e inalate dagli abitanti delle abitazioni più vicine.
E' incredibile che un gioiello del genere non sia difeso con energia e autorevolezza dalle autorità preposte e sia stato lasciato alla mercé di centinaia di sbandati che lo hanno eletto ad hotel e latrina. Una menzione particolare per l'operaio dell'AMA, che con grande perizia è riuscito a risalire più volte con il camioncino carico di rifiuti sui ripidi pendii del parco.
E' stato anche ripulito un antico fontanile tuttora funzionante ma coperto da vegetazione e rifiuti e si spera che in futuro possa tornare a testimoniare un passato ricco di tradizioni e di storie affascinanti. La battaglia per la difesa del Parco del Pineto prosegue senza sosta. Riprendiamoci Roma con tutto l'amore che abbiamo per la sua gloriosa storia. Riscopriamo e difendiamo i tesori di arte e natura del nostro territorio troppo spesso abbandonati all'incuria, al degrado e alla distruzione. Le ultime foto delle fioriture vogliono significare proprio questo: la bellezza che nonostante tutto resiste e si mostra! (Reportage e foto by Franco).