Ottimizzazione seo non vuol solo dire che il nostro blog o sito debba essere ottimizzato per i motori di ricerca seguendo delle semplici regole che tutti possono applicare.
Molto spesso la concezione che si ha di chi opera per un buon posizionamento dei siti nei motori di ricerca si limita a questo, trascurando che, nella dura battaglia per il posizionamento nei primissimi posti dei motori di ricerca (in realtà le posizioni che davvero fanno la differenza in termini di traffico solo le prime tre), costoro debbono affrontare e risolvere problemi ben più seri e gravi. Ci sono persone, ad esempio che pur di scalzare un sito che gli sta davanti nelle ricerche di Google per una determinata key, possono usare tecniche di Black hat SEO (ovvero tecniche poco pulite) per far penalizzare da Google il sito stesso, e sarà compito appunto dell’esperto seo risolvere la problematica.
A questo bisogna anche aggiungere che lo stesso Google con i suoi ultimi algoritmi sta facendo strage di siti che appaiono sovraottimizzati e che abbiano dei backlink di poco valore o di tipo spam.
L’ottimizzazione SEO quindi non si ferma al semplice settaggio del nostro blog, ma continua praticamente all’infinito con un perenne attento monitoraggio del nostro sito e dei link che lo segnalano. Questo modo di operare permetterà ad un buon SEO di verificare per tempo la bontà dei backlink (collegamenti a ritroso ovvero siti che mettono un link diretto al nostro sito) ed eventualmente chiedere la rimozione di quelli cosiddetti innaturali evitando in anticipo possibili penalizzazioni di google.
Ottimizzazione seo. Come sbarazzarsi dei link innaturali
Quando, al fine di venire incontro alle necessità dei webmaster, Google ha rinnovato le regole per il mantenimento della qualità, al momento del rilascio di Penguin/Panda, molti webmaster sono rimasti sorpresi non riuscendo a capire fino in fondo cosa effettivamente Google stesse facendo o volesse comunicare a chi si occupava di ottimizzazione seo.
In sostanza Google gli stava preannunciando ai webmaster, attraverso il Google webmaster Tool, quella che oggi è realtà, ovvero le penalizzazioni di moltissimi siti ritenuti dai succitati bot poco seri, e di fare attenzione ai collegamenti (backlink) che portavano ai loro siti avendo cura di rilevare e segnalare quelli non naturali.
Di quali collegamenti (backlink) sto parlando?
Non è una novità che molti dei creatori di esperti SEO abbiano usato ed usino altri siti web per pubblicare articoli, commenti o qualsiasi tipo di notizia che abbia al suo interno ben incorniciato un link di ritorno verso il proprio sito. Questo fino a poco tempo fa era assolutamente lecito e non vi era alcuna regola o spider di Google che lo impedisse. In sostanza l’operazione serviva per ottenere quanti più link possibili di ritorno verso il proprio sito in modo da poter alzare il “pagerank” e dire a google che i propri contenuti erano migliori di altri. Il fine era quello di ottenere un miglior posizionamento nei motori di ricerca. Miglior posizionamento = maggior traffico = più soldi!
Fin qui nulla di grave ai fini dell’ottimizzazione seo. Il problema sorge quando, per fare questo, si sono usati software in grado di spargere per il web decine di migliaia di link in brevissimo tempo verso ogni tipologia di sito che lo permettesse.
Sono proprio questi collegamenti che oggi possono essere un serio problema perché non idonei e dichiarati fuorilegge dalle nuove regole di Google.
Nell’ottimizzazione seo e quindi sulla buona qualità dei propri risultati Google cerca insomma di far tornare a rispettare la regola che gli ha portato così tanto successo come motore di ricerca, ovvero la qualità del risultato restituito.
Se il tuo sito avrà collegamenti naturali ed appropriati sarà di valore altrimenti verrà cancellato dalle SERP.
Tempi duri quindi per chi usa o ha usato tecniche di black SEO, ma anche problemi per chi le ha subite o semplicemente qualche volta si è lasciato andare a qualche piccola trasgressione alle regole.
Oggi per ottenere una buona ottimizzazione seo bisogna rispettare le regole di google attenendosi alle linee guida sulla qualità dei siti e tenendo ben presente la sua minacciosa promessa di Google, ovvero che coloro che verranno trovati ad usare questi back link non naturali per aumentare il loro page rank verranno eliminati.
Ottimizzazione seo. Come sbarazzarsi delle penalità di Google?
Inappropriati back link creano problemi di penalizzazione e quindi l’espulsione dalle SERP. Quando avvengono queste penalizzazioni diventa davvero difficile ritornare al punto di partenza, ma non è del tutto impossibile.
Quindi chi si occupa di ottimizzazioe seo può essere in grado di recuperare la stessa posizione, ma ha bisogno di sforzi enormi e di ricostruire uno ad uno tutti i backlinks non naturali. Rimuovere i link è la priorità più importante per sbarazzarsi di questa penalizzazione. Per questo esistono varie tecniche di rimozione, ma è meglio provare le cose semplici prima di applicare i metodi di alta tecnologia. Alcune tecniche non sono affatto semplici da applicare e possono portare complicazioni più grandi dello stesso link.
Bisogna innanzitutto fare la mappa di tutti i link che puntano al tuo sito web. Ci sono molti strumenti efficienti per la rilevazione dei back link in generale e di quelli non naturali in particolare. Ve ne cito alcuni come SEOmoz, Google Webmaster Tools di Google, MajesticSEO tool, Ahrefs ecc.. tutti tools che forniscono dettagli sui link in entrata come la lista di URL dei siti collegati, nomi a dominio, ed i testi di ancoraggio.
Bisognerà quindi fare un duro lavoro nella rimozione di questi link, tenendo presente che la rimozione di un link non è un compito facile. Molte rimozioni dovranno essere fatte dai titolari dei siti di servizi dove sono stati allocati e solo se si è in possesso delle password di tutti i siti si può anche provare a farlo da soli.
C’è qualche possibilità che vi venga chiesto di pagare per la rimozione di tali collegamenti (già… nell’ottimizzazione seo si deve aver a che fare anche con certa gente.. :/ ) con la scusa di dover impegnare una persona apposta per farlo. Se questa soluzione non è il massimo per le vostre aspettative non vi rimane che tentare di applicare un “nofollow” che rende il collegamento non rintracciabile dai boots di Google che cercano invece spam ed anomalie.
Si può inoltre rinnovare la propria immagine. Quando tutte le informazioni e il contenuto del tuo sito web è nuovo, aggiornato, innovato ed interessante verrà facilmente visto di buon occhio da Google e promosso di conseguenza per contenuti di qualità. Questo è il momento buono quindi per rinverdire tutto ciò che è collegato al nostro sito, pagine, social, canali ecc, al fine di dare la sensazione di un unico insieme di struttura di valore ed affidabilità. Occuparsi di ottimizzazione seo vuol dire anche questo.
A questo punto non resterà altro da fare che costruire una buona mail per la richiesta di riconsiderazione della penalizzazione e spedirla dopo essersi assicurati per l’ennesima volta di aver rimosso tutti i baklinks non naturali e spam.
Tieni presente che Google sta ricevendo migliaia di tali richieste e impiegherà sicuramente tempo per esaminarle.
Sarà pertanto importante specificare bene nella mail cosa ci fosse di anomalo nel tuo sito, perchè ti è venuto il sospetto che ci fosse, che tipo di misure hai messo in atto per porvi rimedio e come ti sei impegnato per fare in modo che ciò non possa più accadere. Prova a chiedere scusa, o addirittura mostrati pentito e dispiaciuto per aver causato delle problematiche. Fornisci loro un rapporto dettagliato di tutta la procedura che hai posto in essere.
Conclusione:
Da ora in poi cerca di ottenere solo link etici ed evita di acquistare link da servizi che promettono migliaia di link a 30 euro. Si può essere al sicuro dalle penalizzazioni solo se si è onesti e se si utilizzano solo mezzi etici per ottenere popolarità!
Buona ottimizzazione seo.
P.S. Non perché sia stato penalizzato ma anche io come vedi ho appena rinnovato le mie pagine..
mi lasci un tuo parere? che ne pensi? Ti piace il nuovo vestitino?