Magazine Fai da te
Ricordate il Barone Rampante? Cosimo Piovasco di Rondò... con un nome così semplice e poco impegnativo come non potevo perdere la testa per lui.Credo sia stata una delle mie prime cotte letterarie! Cosimo non subisce le regole dell’etichetta alle quali dovrebbe attenersi e, senza farvela troppo lunga, con una testutaggine che mi ricorda qualcosa con cui ho spesso a che fare, decide di trasferirsi a vivere per sempre sugli alberi. Forte e rapido, si sposta da un albero all’altro con la leggerezza di un soffio, veste indumenti fatti da lui a seconda della necessità e la sua casa è una capanna (ovviamente sospesa tra gli alberi), che perfeziona giorno dopo giorno per renderla sempre più confortevole. Semplicemente fantastico!Chi di voi non ha sognato di vivere su di un albero? Chi di voi da bambino non ha cercato di costruire una capanna in cui passare i propri momenti di segreto divertimento? Bhè: io l'ho fatto! E mi piaceva da matti... La mia purtroppo non era accogliente e bella come quella del barone (per questo forse ho da grande studiato architettura...) ma era la MIA capanna!E dentro, ovviamente, mi faceva compagnia il fido Ottimo Massimo (da allora per me tutti i bassotti sono Ottimo Massimo!), che purtroppo era di pezza e non di pelo e non ha mai condotto da me l'amata Viola (né tantomeno quel bel brunetto che abitava nella casa accanto a quella in cui stavamo noi al mare d'estate!). Ho aspettato a lungo il barone rampante, forte e fragile, leggero e con le idee chiare. Ma Cosimo è anche, anche per questo, testardo e irremovibile come, ahimè, gli uomini che a piacciono a me... e così, quasi vent'anni dopo la prima cotta, il mio principe azzurro ha la stessa testa dura. Dov'è la casa sull'albero e soprattutto: Ottimo dove sei?