Ottobre

Il mese di ottobre è finito. Alcuni diranno finalmente, altri diranno che peccato, stiamo andando verso l’inverno.
Per me è stato il mese della scoperta. La mia vita era diventata un puzzle. Tanti pezzi che si incastravano l’uno con l’altro ma ne mancava sempre qualcuno, facendomi provare un’insoddisfazione sottile, inspiegabile, il baratro di una solitudine a cui non sono abituata.
Per esempio mi sono accorta di avere una mente limitata. Immagazzina i pensieri, le parole con una casualità tutta sua. Causandomi confusione, come se qualcosa mi sfuggisse.
Sarà l’età? Può essere e in effetti quando lavoravo ed ero più giovane ero tutta ordinatina, tutta organizzatina. Adesso mi ritrovo ad essere confusionatina, nella disorganizzazione anche più totale, se vogliamo dirla tutta
Da una parte non è che la cosa mi dispiacesse molto, lasciavo che la vita andasse un pò come voleva, mia figlia dice all’avventura; dall’altra mi dava un pò fastidio, specie quando dovevo fare o dire qualcosa d’importante.
Insomma il cervello vuoto, ecco sì la parola giusta era questa: VUOTO!
Questo mese è servito a capirmi. Non so cosa sia scattato nel mio piccolo cranio ma tant’è…e sono arrivata alla conclusione che c’è il tempo per ogni cosa, bisogna solo saper aspettare e capire quando è arrivato il momento di mettere tutti i pezzi del puzzle insieme, incastrandoli in modo che non escano più dalla loro posizione.
Ci sarò riuscita? Boh, non lo so mica, a dire la verità il cranio si è riempito solo a metà, per l’altra metà aspettiamo ancora un pò di tempo… si riempirà, ne sono certa! ;)