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Sa il diavolo se Dio esiste. Se non esiste, non devi mica prendergli il suo posto.
Dio, ho perso l'ispirazione quando ho perso te. Ho ritrovato la ragione, quando ho perso il mio cuore e viceversa, ma ora mi ritrovo qui con tutta questa ragione e, sinceramente, non so che farmene. Stupido dualismo, ci perdi tanto tempo a trovare un ingegnoso modo per conciliare questi due divinamente opposti poli che alla fine ti ritrovi quarantenne con i fianchi che ti strabordano dalla sedia per quanto sono lievitati e come unica attività produttiva bere del buon vino rosso a litri per dimenticarti i fianchi e tutto il resto. Non so se devo scappare anche io in Africa per assestare il mio karma e tutte le dicotomie varie, ma, al momento, sembra un opzione invidiabile. A suonare il bongo, a far sì che un battitto di dito sul tamburo faccia scaturire tutti i suoni e dia inizio a una nuova armonia...Ho perso te e ho perso l'ispirazione. Non ho perso te, ho perso solo quell'aliena sensazione che provavo, e quel dolore che mi stringevo addosso come un cappotto caldo in una gelida giornata d'inverno, e non me lo volevo più togliere, era strano, era praticamente diventato sempre inverno, era scuro e io, sul serio, io sembrava avessi perso la ragione. Ora che l'ho ritrovata, non so tanto che farmene, l'ho già detto. Ora che ho ritrovato la Ragione penso che è buffo che neanche sul dolore poi uno può fare affidamento più di tanto...sulla felicità si capisce, Schopenhauer dovrebbero studiarlo tutti, la sua storia del pendolo che oscilla e non potrai mai essere felice stabilmente, mai...però sul dolore io in fin dei conti un pò ci contavo! E invece, infingardo e incostante anche lui, e per alcuni può essere una buona cosa, certamente è una buona cosa, ma adesso devo andare a cercarmi qualche altra certezza, qualche altra base solida: sapete come sia tremendamente difficile in questo mondo di scimmie.E' proprio così: anche le cose tristi passano, anche le disperazioni più profonde ritornano lentamente a riva, il loro furore pian piano impallidisce, si fa più lieve e con i piedi finalmente a terra non riesci neanche a ricordare quale possa essere stata la causa di un tale accecamento. Nulla, in fondo, ha consistenza. Ma magari un qualche Dio esiste e ci ha creato proprio così, egoisti e inconsistenti, con lo scopo unico di essere sempre sul punto di rischiare di affogare nel mondo dei sensi e, se è così, va dunque tutto bene. m.(nella foto: Joshua Reynolds, The Montgomery sisters)
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