Per la terza uscita di “Out of Sight: l’uomo in più”, la nostra rubrica, non poteva mancare un accenno alla travagliata e imprevedibile carriera di Jamie Vardy, il bomber inaspettato.
Jamie Vardy è diventata la punta di diamante di Claudio Ranieri, che sta mantenendo il Leicester saldamente aggrappato al terzo posto, dietro soltanto ai due colossi della Premier, il Manchester City e l’Arsenal, a sole tre lunghezze dalla vetta. Con la rete del momentaneo 3-1 siglato contro il West Bromwich il 28 enne ha infranto un record da top player: 8 reti messi a segno in ben 8 match consecutivi. Eguagliato Sturridge. Un’impresa storica che lo trascina in vetta alla classifica marcatori (11 goal in questa stagione) e alimenta il sogno scudetto del club, rinato grazie a un inatteso Ranieri ormai totalmente affrancato dalle ultime fallimentari esperienze tra Roma, Inter e Nazionale Greca.
Nel mirino di Vardy ora c’è Ruud Van Nistelrooy, recordman assoluto: 10 volte di fila sul tabellino marcatori nel 2004 con lo United.
.@vardy7 è il 3° giocatore nella storia della @premierleague a segnare in almeno 8 partite consecutive. #SkySport pic.twitter.com/le1oqwxK7y
— Sky Sport (@SkySport) 2 Novembre 2015
La storia del 28enne di Sheffield è la dimostrazione che nel calcio non esistono solo soldi e trofei. Questo sport ci offre continuamente storie di sofferenza, di povertà, di disagio che grazie a un pallone, una buona dose di talento e un essenziale connubio tra impegno e forza di volontà, possono regalare un lieto fine. Come per Carlos Bacca, ex pescatore capace di salire per ben due volte di fila sul tetto d’Europa col Siviglia di Emery, anche per Vardy l’infanzia non è stata tutto pane e scarpini. Fino al 2010 Vardy si è guadagnato da vivere con sudore e col sangue delle proprie mani. Operaio in una fabbrica di materiali ortopedici a Sheffield, militava in un club dell’ottava divisione (la nostra prima categoria), lo Stockbridge, che lo tessera nel 2003 con un guadagno di 30 sterline a settimana. Una miseria. L’ingresso in prima squadra però è la sua benedizione: 29 reti in 41 presenze, è il suo nome inizia a circolare. La fama aumenta, anche per vicende extra calcistiche. A fare le sue conoscenze sono stati anche diversi tribunali. Più volte coinvolto in risse da pub, appena vent’enne fu messo sotto stretta sorveglianza e costretto a indossare una cavigliera elettronica. Il motivo? Non aveva apprezzato il trattamento riservato da un gruppo di attaccabrighe a un suo amico costretto a indossare un apparecchio acustico per difetti congeniti. Il classico ragazzo ribelle difficile da gestire, leale ma impetuoso. Ma il talento era troppo perché questi episodi potessero condizionarne la carriera. Nel 2011 se lo accaparra il Fleetewood Town, squadra di Conference (quinta divisione) e con la maglia rossa va a segno 31 volte in 36 presenze. La strada è in discesa, la carriera da calciatore professionista ha finalmente la svolta: nel 2012 Vardy passa al Leicester per più di 1 milione di sterline.
Lo scorso giugno è arrivata la maturazione definitiva, con l’ingresso in campo al posto di Wayne Rooney con la casacca della Nazionale. Un esordio indimenticabile. Per il Leicester di Ranieri, Vardy è a tutti gli effetti il leader, il trascinatore. Un ragazzo che attraverso i propri errori e le proprie sofferenze è diventato uomo prima ancora di diventare calciatore. Scherzoso e leale coi compagni bello spogliatoio, determinato e minaccioso in campo. A chi ama la Serie A potrebbe ricordare Paolo Montero della Juve, che Ancelotti definiva bonariamente e non senza ammirazione “un galeotto mancato”. La sua grinta e la sua aggressività lo rendono un esempio da seguire. Mai un segno di stanchezza o di insofferenza, “fa diventare oggi palla una possibile palla goal”, a detta del portiere Schmeichel. La Premier è appena iniziata e Vardy sta già frantumando record importanti: in questa stagione potrebbe arrivare la consacrazione, un rendimento costante lo proietterebbe sicuramente nell’orbita di un top club europeo. Il Leicester può continuare a sognare, per Vardy il bello deve ancora venire.
Mi è piaciuto un video di @YouTube: https://t.co/eVQMDv2OG0 Jamie Vardy ● All Goals Show ● 2015/16 ||HD||
— Morri Games (@MorriGamesVideo) 2 Novembre 2015
Tags:Bacca,Inghilterra,Leicester,premier,Premier League,ranieri,Rooney,Ruud Van Nistelrooy,Sturridge,Vardy
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