Per la penultima uscita di “Out of Sight: l’uomo in più” prima della pausa natalizia, si torna a osservare la squadra più incredibile di questa stagione, la sorpresa più inattesa della Premier League: il Leicester City. A salire alla ribalta stavolta è Riyad Mahrez.
Il Leicester di Ranieri, che mantiene saldamente la vetta della Premier League davanti alle plurimiliardarie compagini di Manchester, sta stupendo ancora grazie anche ai suoi gioiellini. Dopo Vardy, l’uomo dei record capace di superare lo storico record di Van Nisterlooy andando a segno in ben 11 partite consecutive, è il turno di Riyad Mahrez. Mancino, esterno di centrocampo, con 10 reti in 14 presenze in Premier sta contribuendo al prolungarsi della favola scritta ad arte da Ranieri, e con la tripletta di sabato contro lo Swansea ha restituito ai compagni la testa della classifica. Più tecnico e meno impetuoso del compagno di reparto, ma ugualmente prolifico.
Hat-trick de Mahrez face à Swansea di motoro2
Classe 1991, francese di nascita ma algerino per scelta. La mamma è marocchina, il padre è algerino, ma il piccolo Mahrez viene al mondo a Sarcelles, un sobborgo difficile a nord di Parigi, dove muove i primi passi e dà l’avvio ad una faticosa crescita calcistica. Perde il padre, il suo primo tifoso, colui che l’aveva spinto sul tappeto verde, a soli 15 anni: questa tragica mancanza lo porta a segliere senza indugi il Paese del padre rinunciando alle lusinghe della nazionale d’Oltralpe. Il legame con le radici paterne non è soltanto simbolico: si reca spesso a Beni Snous, un paesino collocato sui Monti Tlemcen, a ovest dell’Algeria, dove il padre era nato e cresciuto. “Je suis un algerien”, ripeterà più volte Mahrez dopo la convocazione per i Mondiali 2014, prima occasione per rappresentare la nazionale algerina (uscita dignitosamente agli ottavi contro la Germania campione del mondo): un “Fennec” (volpe) di sangue e di cuore.
È a Sarcelles che ha inizio la carriera calcistica di Mahrez: a 14 anni entra nelle fila della squadra locale, ma la lampante gracilità e un lieve ritardo nella crescita non gli permettono di mettersi in luce per l’incolmabile gap fisico con i compagni. Ancora oggi, pur con un altezza di 1,80, pesa solo 61 kg. A 17 anni, tuttavia, lo sviluppo aumenta ed emergono le indiscutibili doti tecniche. Il piede sinistro è sopraffino, gli consente una delicatezza e una sensibilità nel tocco di palla propri solitamente delle superstar brasiliane, ma sottoporta la potenza del tiro è micidiale. Velocità e intelligenza tattica gli consentono di essere imprevedibile, difficilissimo da marcare, anche per la spiccata capacità nella protezione del pallone. Finisce in Bretagna, in una squadra dilettantistica, il Quimper CFC: poche presenze (27), 1 solo goal, ma già emerge l’incredibile capacità nel creare gioco. L’anno dopo, nel 2010, si aggrega a Le Havre, già allora militante il Ligue 1, club capace di lanciare tra gli altri un giovanissimo Paul Pogba. Finalmente Mahrez riesce timidamente a mettere in mostra le qualità da centravanti: nei tre anni e mezzo in Normandia va a segno 34 volte in 127 presenze. È la svolta: scovato dagli scout del Leicester, squadra dei “Foxes” (chi crede nell’astrologia potrebbe pensare alla volpe come al suo animale-guida) approda nella seconda categoria d’oltremanica nel gennaio 2014, al modestissimo costo di mezzo milione di euro. Mai valutazione economica fu meno lungimirante. Nei due anni finora trascorsi in Inghilterra, la crescita di Mahrez è stata costante, facendo lievitare il cartellino al prezzo di 11 milioni. Nei primi 6 mesi va in goal tre volte. Poi con l’ascesa del club in Premier, esplode: protagonista nella magica salvezza in rimonta del 2014, fondamentale il suo apporto nella costruzione del gioco. Mancava solo la decisione sottoporta: con Ranieri il problema è alle spalle. Titolare inamovibile insieme a Vardy, con le 10 reti messe a segno in questo avvio di stagione ha già raddoppiato le marcature dello scorso anno. Mahrez è diventato un giocatore completo.
Con questo rendimento e con la continuità dello strepitoso Vardy, il Leicester, squadra che ambiva ad una salvezza senza rimonte da cardiopalma, può davvero sperare di scrivere la storia della Premier. La stagione è quella giusta: City e United mancano di gioco e di continuità, il Chelsea è già fuori dai giochi. E a giugno le offerte dei magnati del PSG e Arsenal per i due gioielli difficilmente si potranno rispedire al mittente. Il piccolo Mahrez è cresciuto, è pronto per spiegare le ali con indosso casacche più prestigiose: per ora, però, i Foxes possono ancora lottare per regalare a questa favola un lieto fine.
Riyad Mahrez’s hat-trick lifted @LCFC to the top of the #BPL. Report: https://t.co/b93J44S7OL #SWALEI pic.twitter.com/xXkmiodi02
— Premier League (@premierleague) 5 Dicembre 2015
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