Se uno si aspetta una mostra di opere di Giacometti si sbaglia. Quella inaugurata il 14 giugno presso il Centro Espositivo di Etroubles è di fatto una bufala bella e buona. Una ventina di opere perlopiù insignificanti che neppure offrono un minimo cenno di ciò che è stata la creatività dello scultore. In realtà i fruitori trovano le fotografie di Henri Cartier-Bresson, belle, ma viste molte volte, anche recentemente proprio in un’altra mostra sempre organizzata dallo staff che ruota intorno a Gianadda e al Comune di Etroubles. E poi le fotografie di Martine Frank e di Marcel Imsand, quest’ultimo riproduce le sculture che non ci sono e indirettamente ci prende per il naso. Insomma, se uno vuole vedere l’opera di Giacometti nella mostra a lui dedicata non la trova. Quel sentimento interiore delle forme che secondo lo scultore si vuole proiettare verso l’esterno non c’è… per il semplice motivo che qui le forme non sono presenti! Per questo nulla (quanto è costato?) si sono adoperati: Jean-Henry Papilloud, Sophia Cantinotti, Tina Felley, Paola Ciaschetti e Alessandro Parrella, con il contributo delle Associazioni Culturali ArtEtroubles, Parrellarte. Come dice la presentazione ufficiale: un outfit di assoluto livello!