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Outing Olimpico

Creato il 15 febbraio 2014 da Beltane64 @IrmaPanovaMaino
Outing Olimpico

Siamo ancora lontani dalla "normalità".


I Giochi Olimpici invernali 2014 che si stanno tenendo a Sochi, in Russia, passeranno alla storia oltre che per le imprese degli atleti, anche per tutto il letame legato alla questione dell'omofobia. Premesso che chi scrive è una persona che pone, al di sopra di tutto, il RISPETTO verso il prossimo, a prescindere da qualunque cosa ( leggasi in quel qualunque il proprio credo religioso piuttosto che la propria squadra del cuore, il proprio piatto preferito piuttosto che i propri gusti sessuali), io mi domando e Vi domando se ancora oggi si possa continuare a discutere sulla possibilità di lasciare che un individuo possa decidere liberamente se amare o meno una persona del suo stesso sesso. Per questa Olimpiade si sarebbe potuto tranquillamente scegliere un vessillo che avesse avuto, al posto dei cinque cerchi, le strisce arcobaleno del movimento di liberazione omosessuale.Il duo pop delle t.A.T.u., il più famoso gruppo musicale russo, che ha avuto l'onore di esibirsi prima della cerimonia di apertura, è stato il manifesto migliore per presentare al mondo, dopo le rappresaglie del governo Putin contro i gay, la non plus ultra delle manifestazioni sportive .
Outing OlimpicoLe t.A.T.u. (leggasi Taty), la cui traduzione è Questa e Quella, hanno offerto il proprio contributo cantando il pezzo Nas Ne Dogonjat ovvero Non ci prenderanno, e la stessa canzone è stata poi riproposta durante l'entrata degli atleti russi durante la cerimonia, quasi a voler sottolineare il disappunto di tutta la popolazione sportiva verso la tendenza omofoba dei successori di Stalin. Le due splendide coriste, Questa mora e Quella rossa, hanno raggiunto una certa popolarità perfino a livello internazionale anche grazie alla loro presunta relazione lesbica, poi però smentita dalle stesse cantanti.Le intollerabili leggi anti-gay, che impediscono addirittura la propaganda, anche da parte di artisti o personaggi famosi, del diritto all'amore omosessuale, hanno scatenato inevitabilmente la protesta, non solo da parte dei rappresentanti gay in loco. Ma mentre in Russia, tra manganellate ed arresti si sta cercando di mettere a tacere i fautori della contestazione, nel resto del mondo fioriscono i coming out, specialmente da parte di personaggi del mondo dello sport. Dopo il giocatore di football americano Michael Sam, è stata la volta del capitano della nazionale femminile di calcio britannica, Casey Stoney. Quindi, a sorpresa, è stata la volta di un'italiana, Nicole Bonamino, portiere della nazionale di hockey su pattini a rotelle, che in un'intervista al sito di cultura lesbica Lezpop.it ha voluto ribadire come sia un dovere di tutti pretendere che certi pregiudizi vengano finalmente superati. Si attende a breve di assegnare la palma di primo atleta italiano di sesso maschile disposto a fare outing.Mi è sembrato molto simpatico lo spot messo su dall'azienda norvegese XXL, che produce materiale sportivo, nel quale un'avvenente ragazza sfila tra vari atleti che cercano di attirare la sua attenzione esibendosi in mirabolanti acrobazie. Il finale però svelerà qualcosa di assolutamente inatteso, e cioè la propensione della gnoccona a legarsi con un'altrettanto procace rappresentante del suo stesso sesso.Nonostante i coming out sempre più frequenti, segno dei cambiamenti che stanno avvenendo almeno nel mondo dello sport, resta ancora molto da fare. "Se non iniziamo a parlarne davvero," suggerisce Nicole Bonamino, " non cambierà mai niente."Cara Nicole, per quanto poco possa valere, io comincio a parlarne...a cura di Stella JoLì

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