Il finale della prima stagione di “Outlander” ha visto una brutale violenza contro Jamie Fraser da parte di Black Jack Randall che “sicuramente porta avanti” dice il creatore della serie e produttore esecutivo Ronald D. Moore.
[Contiene SPOILER] E nonostante Claire cerca di calmare la mente turbata del marito, “l’eco di questo riecheggerà per tutta la seconda stagione nel loro rapporto, nel suo sviluppo come personaggio e nel come gestirà alcuni punti della trama. Assolutamente”.
Ecco un estratto di un’intervista a Moore per avere qualche dettaglio su cosa possiamo aspettarci circa la seconda stagione.
TVLine | Claire e Jamie sono diretti in Francia per la seconda stagione, può dirci qualcosa in più?
Stanno andando a Parigi e avranno a che fare con l’aristocrazia francese. Di conseguenza siamo in un pianeta totalmente differente rispetto alla prima stagione. La Scozia è un ambiente più pesante; legno grezzo, tavoli scuri, fumo e lume di candela nelle camere. Adesso sono in un mondo dorato, raffinata porcellana, bicchieri e costumi di seta e colori vivaci.
Avrà un tono totalmente diverso, un differente… modo di raccontare la storia molto più politico. Avremo a che fare con la Ribellione Giacobita. È molto più sull’inganno, bugie interne a altre bugie, i gossip e i dintorni di Parigi. E le cene, la Corte di Luigi XV – e se conoscete i libri ci sono St. Germain, Master Raymond ed anche una sensazione occulta e tante di quelle cose. [Inoltre] Claire è incinta e Jamie vive le conseguenza dovute a Jack Randall.
In ogni modo a cui si può pensare a ciò, sarà diverso rispetto alla prima stagione che ritengo esser uno dei punti di forza della serie: la sua continua evoluzione.
TVLine |Cosa può dirci di Jaime e Claire che navigano in quel mondo?
In molti modi, [la società di Parigi] è più familiare a lui in un certo senso di quanto si potrebbe pensare, perché è un proprietario terriero nella sua vita ed ha vissuto in Francia e parla francese. È una cultura familiare a Jamie. Conosce suo cugino Jared che gestisce il business del vino ed è stato in quel luogo. Anche Claire parla francese e si adatterà in modo diverso, ma resterà sempre in lotta con il ruolo della donna in quegli anni, anche nella società francese.
TVLine | Caitriona Balfe e Sam Heughan parlano francese?
Catriona certamente sì, dato che ha trascorso del tempo a Parigi e Sam lo sta imparando. L’ho giusto sentito l’altro giorno leggere al tavolo di lettura e sono rimasto piuttosto sorpreso. Se la cava piuttosto bene.
TVLine | Può dirci se la seconda stagione sarà altrettanto fedele al materiale originale del romanzo Dragonfly in Amber come lo è stata la prima stagione?
Si tratta di un complicato processo di adattamento… La sezione di Parigi [del libro], la trama non è chiara e semplice com’era nel primo libro. Esso, per la maggior parte parla di Claire che torna indietro nel tempo e cerca di tornare a casa e poi cerca di trovare Jamie e questi sono due racconti molto chiari.
La parte del secondo libro a Parigi è più complessa. Si tratta di più idee, altri personaggi che vanno e vengono. Loro sono coinvolti in qualcosa di più complesso, Diana [Gabaldon] cambia il punto di vista nel secondo libro. Quindi ciò rende il compito dell’adattamento più complicato. Siamo ancora alle prese con le medesime cose, con il tentativo di essere più fedele al libro possibile realizzando allo stesso tempo una serie televisiva. Cerchiamo sempre solo di fare il nostro meglio.
TVLine | Inizierete nel 1960, come il libro?
Dovrete aspettare e vedere.