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“Outlander”: scoop su una straziante e sorprendente seconda metà di stagione

Creato il 13 marzo 2015 da Linda93

Penso che il finale, e questo è un termine strano da usare, è un finale soddisfacente” dice Ronald R. Moore suOutlander dal palco del PaleyFest.“Outlander”: scoop su una straziante e sorprendente seconda metà di stagione

Oltre allo showrunner/produttore esecutivo all’evento erano presenti anche i membri del cast Caitriona Balfe, Sam Heughan e Tobias Menzies nonché l’autrice del romanzo da cui la serie è tratta, Diana Gabaldon.

L’episodio in onda il 4 Aprile, il primo della 1B vanta una delle più iconiche sequenze del primo romanzi di Gabaldon, in cui il legame in crescita degli amanti protagonisti Jamie e Claire viene messo alla prova quando lui si sente in dovere di metter in atto una punizione coniugale contro di lei su richiesta del suo clan. (Dalle grida dei fan presenti nel teatro il tutto sembrava approvato).

Da questa scena col tono più leggero, la serie si incamminerà verso un tono ancora più oscuro rispetto agli otto episodi iniziali. “Andrà verso alcuni posti strazianti” spiega Moore. “Penso che se non avete letto i libri resterete sorpresi da dove è diretto. La trama sta portando ad un confronto forte e inquietante tra il guerriero scozzese Jamie e il cattivo militare britannico Black Jack Randall che sappiamo aver minacciato il duo dall’inizio della serie. E conoscendo bene la natura grezza della scena, Gabaldon chiama “coraggiosa” la recitazione di Heughan e Menzies.

Sull’ultimo episodio, Moore aggiunge: “è un finale degno della storia… Questo vi porterà in luoghi che non vi aspettate ed è così che le grandi storie vanno”.

Circa invece lo sviluppo della stagioni future ed il come rifletteranno gli otto romanzi di Gabaldon, “il piano è sempre restare il più vicini possibile ai libri” dice Moore. “Non posso davvero dirvi che ho un piano maestro per la quinta stagione, sesta e settima… [ma] l’intento è di restare il più fedele possibile alle storie”. Il produttore esecutiva cita come esempio Game Of Thrones e i libri da cui è tratto di George R.R. Martin e accontentare così sia coloro che conoscono i libri di Gabaldon sia coloro che non hanno alcuna conoscenza anticipata sulla trama e il tutto deve funzionare drammaticamente come una serie TV; “il mio show deve servire entrambi gli specialisti” dice.   [The Hollywood Reporter]


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