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Ecco come funziona.
Le donne in gravidanza ricevono consulenza e assistenza da parte delle infermiere del St. Camillus M. Hospital. Tutte le pazienti ricevono un libriccino realizzato dal governo keniota con utili consigli sulla gestazione e sul post-partum. Le future mamme vengono accolte e istruite su come prendersi cura di sè e del proprio bambino in un momento così importante. Dopo la nascita, i bambini verranno inseriti in un apposito registro governativo.
Alle mamme viene proposto il test dell'HIV/AIDS. Se il test è positivo, le gestanti vengono riferite alla clinica per gli antiretrovirali dell'ospedale, in modo che possano cominciare la terapia. Inoltre, vengono inserite nel programma PMTCT [Prevention of Mother To Child Transmission = Prevenzione della Trasmissione da Mamma a Bambino] attraverso il quale si limita il contagio del virus dalla madre al piccolo. La trasmissione può avvenire durante la gravidanza, ma soprattutto durante il parto e, in seguito, durante l'allattamento. Con farmaci adatti, e in caso di parto ospedalizzato, si può ridurre di molto la possibilità che il neonato sia sieropositivo. Le mamme, inoltre, ricevono consulenza e supporto psicologico, durante la gestazione e anche nei primi mesi di vita del bambino, per essere preparate a gestire la situazione.
Tutte le mamme vengono visitate dalle infermiere del St. Camillus M. Hospital. Si controlla il peso, la pressione, il battito fetale e si verifica l'andamento della gravidanza attraverso la palpazione. Naturalmente non c'è l'ecografo a Otati! E alle mamme non interessa sapere se il bimbo sarà maschio o femmina. "L'importante è che sia sano", qui, non è solo un modo di dire. Le mamme ricevono quindi vitamine e altri farmaci utili a portare avanti la gravidanza nel modo migliore.
Il personale del dispensario di Otati, in particolare l'infermiere John e la carinissima volontaria Florence, visitano i bambini sotto i 12 anni e vaccinano quelli sotto i 5: la mobile clinic è un servizio per tutta la famiglia!
Dopo la visita, a mamme e bambini vengono offerti un pacchettino di biscotti e una confezione di latte. Da quando è stato introdotto questo "premio" finale, il numero dei pazienti è decisamente aumentato. Ci sono donne che camminano per chilometri per raggiungere Otati e ricevere assistenza e garantire ai propri figli quei 5 biscotti e quel mezzo litro di latte, anche se solo due volte al mese. La mobile clinic si svolge il venerdì, perchè è giorno di mercato. Molte mamme arrivano nel pomeriggio, perchè prima di venire alla visita devono lavorare nei campi, badare al bestiame, prepare il pranzo e sistemare la casa. Prima di rientrare, ne approfittano per fare la spesa al mercato, che comincia verso le 17. Sarà per via di tutte queste donne col pancione e bambini piccoli, ma il mercato di Otati è carico di allegria.
Ci vogliono sei mesi per sapere se un bambino nato da madre sieropositiva ha contratto o meno il virus. Ma ogni nuovo bimbo che nasce dopo che la mamma è stata seguita dalla mobile clinic, è un dono prezioso. Anche quando, come la ragazza a destra nella foto, si ha solo 16 anni. D'altronde, non è forse la migliore delle soddisfazioni la faccia paffuta e beata della bimba con i pantaloni verdi?
Io dico di sì. Decisamente, sì.
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