Magazine Diario personale

Overload di opinioni

Da Mcnab75

opinioni importanti

Gli ultimi mesi sono stati duri.
Mi riferisco in senso stretto a ciò di cui mi occupo online, vale a dire tutto il campo del “fantastico” di cui tratto sul blog e sui miei social network.
Nonostante in molti continuino a sostenere che questi argomenti sono una perdita di tempo e un insulto all’età adulta che ahimé tutti noi oramai abbiamo, non c’è flame peggiore di quello scatenato dalla recensione di un film o di un libro. Blogger pronti a proclamare la fatwa per un’opinione opposta alla loro, spettatori che non hanno altro da fare se non pagare 8 euro di cinema per vedere un film che già sanno che farà loro schifo, etc etc.
L’overload di opinioni, sempre più spesso urlate, acide e saccenti, ha seppellito definitivamente un minimo processo di critica razionale. Non solo: sta anche distruggendo il piacere di vedere un film o di leggere un libro, perché subito troverai chi ti dà del coglione per averlo fatto.

Per citare qualche esempio a caso:

Ho visto tizi togliere l’amicizia su Facebook per aver criticato The Walking Dead.

Ne ho visti altri darsele di santa ragione (sempre sui social network) per difendere o attaccare il film Prometheus.

Ho assistito allibito a una campagna denigratoria contro gli spettatori di Pacific Rim. La cosa allucinante è proprio questa: gli insulti erano rivolti a chi aveva apprezzato il film, non al film medesimo.

Su Facebook io e una mia cara amica siamo stati presi di mira da un folle, solo per aver espresso qualche critica al film World War Z (tra l’altro senza nemmeno stroncarlo brutalmente).

Ho seguito la crociata contro un collega a cui non piace Game of Thrones. Ha osato scriverlo in un post, e per questo è stato rincorso coi forconi. Allucinante. E lo dico io, che di GoT sono un grande fan.

Cambiando leggermente settore, sono stato attaccato perché faccio il tifo per una tennista russa, e non per una italiana. Come se il tifo sportivo sia sinonimo di orgoglio patriottico.

Più o meno su questo stesso livello, ho percepito un sacco di critiche e malumori per il solo fatto che parlo spesso di libri non disponibili per il mercato italiano. Perché, si sa, scegliendo tra qualità e marchette sarebbe sempre meglio dare una mano a un nostro connazionale. No?

Non dimentichiamo i fumetti. Ho assistito a guerre per bande tra fan della DC e fan della Marvel. Una faida vecchia come il mondo, ma esacerbata dai social network e da persone incapaci di un minimo di senso critico.

opinions

Vi basta?
No, perché potrei continuare.
Ogni giorno c’è una guerra. Basta seguire i blog di settore, oppure accedere a Facebook, che ancora una volta si caratterizza come il social network a più alta densità di troll e perditempo del pianeta.
Il fenomeno è estenuante. Dover trascorrere diverse ore a settimana a difendersi solo perché ci è piaciuto (o non ci è piaciuto) un film o un libro è di per sé allucinante. Anche perché, nel 90% dei casi, si tratta di discussioni fini a se stesse, che non vanno da nessuna parte, che non cambiano di una virgola le posizioni iniziali delle parti in gioco.

Ci sono stati giorni in cui la tentazione di fare una bella purga nel mio profilo Facebook era enorme, così come quella di chiuderlo del tutto.
Non mi interessano queste guerre infantili, che partono dall’ancestrale gara maschile del “ce l’ho più lungo io“. Non ho tempo per difendere un film o un libro di cui ho parlato bene in fase di recensione. Se è così che la vedo, così è e basta. Possiamo discuterne un po’, ma cercare di farmi cambiare idea è soprattutto un insulto alla mia intelligenza.

Overload di opinioni, dunque.
Solo che spesso queste opinioni vengono spacciate per verità dogmatiche.
Nel 2013 mi aspetterei un altro genere di approccio a questo genere di discussioni.
Mi pare chiaro che pecco di ottimismo.

opinions 2

- – -

(A.G. – Follow me on Twitter)


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :