Ieri Seavessi è andata dall'estetista; Seavessi non ci va particolarmente spesso, o comunque abbastanza poco spesso da non sapere bene cosa fare di se stessa mentre aspetta che le magiche cremine che le mettono facciano quel che devono fare.
Sembrava tempo a perdere e invece vedi le scoperte che si fanno.Qualcuno ha rifilato a Seavessi una rivista di quelle che vivono dalle estetiste e parrucchiere e più o meno basta, Seavessi non le ha mai viste altrove nei secoli dei secoli, comunque una roba tipo Tu o Chi o Visto o Chil'havisto.In mezzo alle meravigliose avventure di vips perlopiù ignoti a Seavessi, è spuntato un articolo intitolato più o meno "Basta con le pillole lo stress si combatte con la babysitter", che sosteneva tale ardita tesi della solita università del Nebraska centrale: Tonne, smettetela di mugugnare che avete chissà che male psicologico e di cercare di fare yoga mentre preparate la cena, non avete misteriose turbe, siete solo incasinate, e invece di spendere soldi dall'erborista, spendeteli, se li avete, per una colf o una babysitter e vedete che ne uscite fresche come fiorellini in un prato.A Seavessi stava per partire il _quante minch ovvietà, vediamo se trovo l'oroscopo e fa niente se è del mese scorso, quando ha ripensato a una cosa.La settimana scorsa MaritoNP ha sparato una frase del tipo _è bello vederti così serena, la gravidanza ti fa bene, e gli è andata bene che Seavessi non ascoltava, perché è ovvio che una donna che litiga con l'orologio tutto il giorno è meno serena di una che se ne sta a casina a girare attorno alla sua medesima panza, e se non stira oggi stirerà domani e amen.Ma per lui, per quelli dell'università del Nebraska, per quelli del giornale da parrucchiera, questa non è un'ovvietà.A Seavessi è venuto il dubbio: ma per noi, noi quelle che incastrano le cose e tirano le coperte troppo corte e ci sfondiamo di lacrime perché la maestra del pupo c'ha detto che dobbiamo trovare del tempo di qualità col pupo medesimo, per noi che ci siamo dentro con tutte le scarpe, almeno per noi, queste sono davvero ovvietà?O più sì che no diamo per scontata la quantità di cose che facciamo? E soprattutto, che sia nostro dovere farle e farle bene per rispettare standard imposti da noi stesse?Su questo riflette Seavessi, cercando di decidere se la casa è abbstanza in ordine e pulita da sopravvivere alla visita dell'assicuratore che viene a battere cassa e se vede le cornici d'argento appannate chissà che brutta figura.Ma veniamo a robe serie: l'elenco contest. L'idea me l'ha data la Lucy che pure lei sfoglia avidamente i volantini dei supermercati.Allora, il contest lo intitoliamo: 5 cose di cui non mi vanto, e ci mettiamo dentro le cose strane che ci piacciono non si sa perché ma ci piacciono tanto.Comincio io:
- appunto, sfogliare i volantini dei supermercati
- le bocce con la neve dentro. ci impazzisco.
- le storie d'amore che alla fine si sposano, e si capisce già dalla seconda pagina/scena, così uno si gode la storia tranquillo e non ha da preoccuparsi che i personaggi facciano chissà che casini.
- le lucine di Natale, solitamente montate dal primo uomo di casa che crolla per sfinimento.
- le renne, di peluche, luminose, basculanti, semoventi. Irresistibili.
Regole: l'elenco deve avere almeno 5 punti, se sono di più va bene uguale. Invio fino al 15 dicembre, poi siccome non ho nessuna intenzione di scegliere perché saranno tutti belli, il vincitore verrà decretato da un sistema altamente scientifico, scrivo i nomi su dei foglietti e faccio pescare l'Infanta.Unica regola, un po' di leggerezza, tanto si sa che questo non è un posto serio e io non sono una blogger seria.In palio, un libro carinissimo di Stefania Bertola, Ne parliamo a cena, che non vi cambierà la vita di una virgola ma vi farà passare qualche ora piacevole, che non è mica niente.Elencate gente elencate!!!