- Su ...e mettila da parte, Nicola ci parla delle sviste che hanno caratterizzato la storia e la critica dell'arte fra XIX e XX secolo e invita i suoi lettori a segnaralne altri nel suo post I sei peggiori abbagli della storia dell'arte.
- Cosa spinge la Lettrice rampante a parlare di moda nel suo blog? Ma naturalmente il fatto che anche il libro sia ormai, in modo abbastanza grottesco, associato a delle tendenze del momento, ben spiegato in Di libri e di mode: una piccola riflessione sconclusionata.
- Per Fiabe in analisi non perdete Sulle tracce di Biancaneve dalle Alpi alla Sardegna, un'attenta ricostruzione delle influenze fra tradizioni diverse in una delle fiabe più celebri di tutti i tempi.
- Vi segnalo per la prima volta un post di Ilsie, tratto dal blog L'anima delle storie: si tratta di Perché Primo Levi e contiene una riflessione sul valore della lettura delle opere di questo scrittore nella ricostruzione di una vicenda che non possiamo e non dobbiamo dimenticare.
- Tutti quanti abbiamo nel cuore alcuni libri che hanno segnato i nostri anni più giovani e che, magari, di tanto in tanto, riprendiamo con un pizzico di nostalgia: se vi riconoscete in questa descrizione, non perdete I libri migliori (o più vividi) della mia infanzia/adolescenza, pubblicato su I dolori della giovane libraia.
- Da poco ho ultimato Delitto e castigo e forse avrete letto il post dedicato a questa pietra miliare della letteratura mondiale: per completarne la descrizione di invito a leggere l'analisi di Alessandra per Libri nella mente.
- E ancora una lettura comune mi porta a suggerirvi i pensieri di Luana su Memorie di Adriano, romanzo da cui, per citare l'autrice di Io, la letteratura e Chaplin, "si esce arricchiti come alla fine di un viaggio".
- Ha giustamente riscosso gran successo la riflessione di Maria su Scratchbook sulla leggibilità e la difficoltà della letteratura come parametri per valutarne la qualità, in un dibattito che prende le mosse da interventi di Gianrico Carofiglio e Julio Cortazar: se non l'avete ancora letto, non perdete La letteratura "popolare": quando leggibile diventa pericoloso.
C.M.