Questo, dunque, è il mio personale elenco:
- Divina Commedia: sarò banale e ad alcuni sembrerà che abbia spudoratamente copiato da chi mi ha proposto il tag, ma andiamo... è pur sempre il primo grande poema della nostra storia letteraria, e mica lo cito ad ogni piè sospinto così per fare!
- Memorie di Adriano: in un lungo esilio siberiano non potrei certo farmi mancare questo inno alla bellezza, all'armonia e alla caducità, in assoluto uno dei miei libri prediletti.
- Il conte di Montecristo, che mi terrebbe compagnia per un bel po'di gelide giornata, data la sua considerevole mole e l'alto tasso di avventure e intrighi.
- Il dottor Živago, un po'per l'ambientazione nei luoghi in cui mi troverei confinata, un po'perché è uno dei romanzi che porto nel cuore e che ho letto con grandissimo trasporto.
- Uno, nessuno e centomila: un romanzo ipnotico, un'esaltazione dell'assurdo che domina le nostre esistenze, nonché l'occasione per mantenere in vita il pensiero e non farlo cedere alla pigrizia indotta dal freddo.
- Iliade, perché è l'epopea più straordinaria mai scritta, e trasuda eroismo, sublime e bellezza ad ogni verso.
- L'amore ai tempi del colera, con le sue pagine intrise di sensualità e tenerezza, in cui lo scorrere del tempo non si accompagna al logoramento ma alla crescita di una speranza imperitura.
- La boutique del mistero, una raccolta di racconti che rivelano il meglio di Buzzati e si presentano come piccoli gioielli della narrativa fantastica italiana: chissà che in Siberia non li apprezzino più di quanto non accada in Italia!
- Lezioni americane, perché almeno un saggio ci vuole, e Calvino lo sa scrivere con la leggerezza che infonde nella sua migliore narrativa.
- Il Silmarillion: giusto per portare ancora un po'di mitologia e letteratura fantastica, sceglierei il meglio di Tolkien (che sì, mi è piaciuto più della trilogia dell'Anello).
- Iniziamo con Marylin e la lettura, interessantissimo post scritto da Michela su Appuntario, che ci fa scoprire un lato della diva molto noto attraverso le fotografie, ma forse poco approfondito al di fuori di esse.
- L'autunno sta finendo (o, per dirla alla George Martin, l'inverno sta arrivando), quindi non perdetevi la selezione di La sottile linea d'ombra dei migliori dipinti dedicati a questa stagione fantastica e ai suoi colori unici.
- Rimanendo in tema artistico, mi ha colpita molto l'analisi del dipinto di Carl Spitzweg Il povero poeta, pubblicata su Artesplorando, non solo perché attraverso queste poche righe ho esaminato un quadro molto interessante, ma anche perché vi ho scoperto un artista che non conoscevo.
- Passiamo a Little Miss Book, che giusto un mesetto fa si occupava di un dibattito sulle recensioni di libri, chiedendosi di quali libri sia giusto parlare in un blog e quali siano le linee di comunicazione da rispettare per farlo in modo serio ed efficace.
- Perché gli italiani leggono poco ma scrivono tantissimo? Se lo chiede Claudia, autrice de Il giro del mondo attraverso i libri, proponendoci la riflessione Raccontare e raccontarsi: perché in Italia si scrive così tanto.
- Dato che da poco abbiamo passato in rassegna le nostre manie librose, non potevo non appassionarmi all'ansia da scaffale vuoto di cui parlano Loredana e L'Amantita su Del furore di aver libri: vi troverete descritto un problema che accomuna molti di noi!
- Su Asterismi letterari, invece, ho trovato una profonda riflessione su Sciascia e sulla sua rivisitazione della favola di Fedro Il lupo e l'agnello: avendo da poco trattato a scuola questo genere narrativo ed essendo da sempre appassionata delle rivisitazioni dei temi letterari, non potevo che rivolgere un plauso a Stabat lupus.
- Chiudo con i versi di Wislawa Szymborska proposti da Alessandra su Libri nella mente: L'odio, scorcio di secolo rappresenta un percorso poetico che fa sentire la sua attualità in maniera bruciante.
C.M.Articolo originale di Athenae Noctua. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore e senza citare la fonte.