Ritenevo che tutta questa confusione in seno alla maggioranza di governo, portava solo guai.” Così ha parlato Luigi Bisignani al gip di Napoli Luigi Giordano nell’ambito dell’inchiesta sulla P4. Ma le preoccupazioni per la maggioranza di cui parla Bisignani non possono essere additate solo a quella del premier Silvio Berlusconi, bensì come l’insieme delle maggioranze che si sono succedute nell’arco di 40 anni a questa parte. Già, perchè le trame e le fila della P2 che hanno manovrato le sorti d’Italia per decenni, non si sono concluse con l’inchiesta “Mani Pulite” dei primi anni ’90 che ha smantellato la Prima Repubblica scoperchiando connivenze tra politica, massoneria, servizi segreti deviati e quant’altre entità istituzionali. Il fulcro del sistema che oggi è stato scoperchiato, è che la stragrande maggioranza di coloro che furono coinvolti, o comunque iscritti nei registri del pool di Milano che non hanno poi subito l’eliminazione dalla vita politica ed imprenditoriale, oggi ricoprono (o comunque fino a poco tempo addietro ricoprivano) ruoli importanti ai vertici della Repubblica, o comunque all’interno di apparati decisionali. Quello che prima veniva deciso dagli organi della P2, comandata dal Maestro Venerabile Licio Gelli, veniva riportato su documenti cartacei, mentre oggi basta fare delle telefonate, cene private e stilare una lista di nomi tramite file criptati su computer come dimostrano le indagini della Procura di Napoli. Dopo Tangentopoli i potentati d’Italia tornarono a tessere le loro trame e i loro affari istituendo una specie di “Santa Alleanza” che comprendeva (come sempre) tra i “soci di maggioranza” il Vaticano e lo IOR. Basti ricordare come Angelo Balducci, coinvolto nell’inchiesta “Grandi Appalti” era uomo di fiducia dal 1995 di Sua Santità e se proprio vogliamo fare qualche passo indietro potremmo citare anche Umberto Ortolani (ovvero “il Signor Nessuno” per via della sua discrezione, Gentiluomo dal 1963 al 1983), iscritto alla Loggia di Gelli dal 1974, legatissimo al Cardinal Lercaro che fu per anni arcivescovo di Bologna. Ortolani inoltre è colui il quale favorì gli interessi di Gelli in Sud America con il Vaticano, tramite lo IOR allora controllato da Marcinkus. La regia occulta che 30-40 anni fa si celava alle spalle della Repubblica partecipando ad omicidi, vedasi l’omicidio Moro, ergo la strage di Via Fani, e i soggetti della P2 e non solo che vi parteciparono, si è, per dirla nel gergo odierno, modernizzata. Un vero e proprio Governo Ombrache tira le fila dei vari premier e politici burattini, succubi (e complici) di un sistema di potere ben più grande di quello che si possa pensare. Il vaso di Pandora è stato scoperchiato o sta per esserlo completamente. Attendiamo cos’altro uscirà per, magari, inserire ulteriori tasselli ad un mosaico che da troppi anni aspetta di essere completato per ricostruire quantomeno, una verità storica sulle regie occulte che si sono celate dietro il nostro paese.
Valerio Spositi
fonte: https://www.facebook.com/notes/lavoce2009/p2-p4-40-anni-di-trame-alle-spalle-della-repubblica/10150217920621820