"Ah, comunque i fagioli erano uno schifo!" (dopo averne divorato una padella intera!) Trinità (Terence Hill) dal film Lo chiamavano Trinità del 1970
Altro piatto fatto un giorno che guardavo i rimasugli del frigo: una braciola di maiale precedentemente scongelata, quindi da fare assolutamente, una manciata di paccheri rimasti in un sacchetto già aperto. e qualcosa qui e là. Ho sempre dei legumi in scatola, anche se io li preferisco o freschi o secchi, ma sono comodi per qualcosa da fare "all'ultimo minuto". Così è venuta fuori questa cosina, e devo dire molto molto sfiziosa!
INGREDIENTI:
per 2 persone- Una braciola di di maiale
- 1 scatola di fagioli borlotti
- 1 costa di sedano
- 1 carota
- 1 cipolla
- 2 spicchi d'aglio
- qualche filo di erba cipollina
- 2 cucchiai di olio EVO
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- sale e pepe q.b.
- pepe in grani misto
- Breganze rosso riserva DOC
- Contessa Entellina Merlot DOC
- Monferrato rosso l'uccelletta
PROCEDIMENTO:
1° e unico step: facciamo il ragù
Sedano carota aglio e cipolla tagliati a brunoise (cioè a dadini minuti) e facciamo il classico soffritto con un poco di olio EVO a fiamma media, non troppo alta se no rischiamo di bruciare le verdure. Mentre cuociono per circa 10 minuti, prendiamo la braciola e tagliamola a dadini, diciamo della grandezza di un unghia. Io ho usato la braciola, che ho dovuto scalzare dall'osso, ma nulla vieta di usare salsiccia o un altro tipo di carne, a seconda di quello che abbiamo in casa o di quello che più ci piace. Non l'ho volutamente tritata perché avevo voglia di sentire sotto i denti proprio i pezzetti di carne, ma anche in questo caso se qualcuno amasse di più la carne trita può usarla.Una volta tagliata la carne, e appena le verdure sono cotte, mettiamola nella padella del soffritto e facciamola cuocere bene per circa 5 minuti a fiamma viva. Quando ha cotto dappertutto, mettiamo il bicchiere di vino e facciamo andare altri 5 minuti, poi copriamo con dell'acqua, e appena l'acqua prende bollore, abbassiamo la fiamma e facciamo cuocere a pentola scoperta fino a che il liquido non si è ridotto, all'incirca per una ventina di minuti.
Verso metà cottura quindi dopo circa 10 minuti aggiungiamo i fagioli borlotti che avremo scolato dal loro liquido di conservazione, io li sciacquo anche sotto l'acqua corrente perché l'idea di "liquido di conservazione" mi inquieta un poco, fa parte delle mie manie alimentari da purista. Li metto a metà cottura perché essendo già lessati altrimenti diventerebbero quasi una purea, mentre io li voglio morbidi ma interi. Adesso dobbiamo solo concludere la cottura. Dovremo spegnere il fuoco quando il liquido si sarà sì ristretto, ma non del tutto, lasciamo un fondo cremoso, condirà meglio la pasta e donerà morbidezza.
Che altro c'è da fare? Solo cuocere i paccheri, che siccome hanno una cottura lunga avremo provveduto a cuocerli all'incirca quando abbiamo inserito i fagioli. Condiamoli col nostro ragù, un trito di erba cipollina o di prezzemolo, qualche scaglia di parmigiano e qualche grano di pepe. Less is more, alle volte ci affanniamo a cercare ricette stratosferiche, mentre basta poco per avere gusto e sapori mediterranei sulla nostra tavola.