Magazine Cinema
Urca! Da dove comincio?
Cominciamo ringraziando prostrati a faccia in terra Benicio del Toro per averci regalato il film che stavamo sognando a occhi aperti da quando seguivamo il ragazzo che correva laggiù perchè il suo nome era Jeeg e nel petto gli batteva un cuore d'acciaio?
Oppure per aver portato alla stazione della mia memoria una fila interminabile di vagoni di ricordi legati all'oratorio, a quella minuscola sala cinematografica dietro la chiesa in cui dopo la messa domenicale delle 9 e 30 feci la conoscenza con il professor Honda e parecchi film del suo Godzilla?
Volendo, posso ringrazire il grande Benicio anche perchè , portando i bradipini al cinema , mi ha reso partecipe di una sorta di passaggio generazionale del mio immaginario di quando avevo la loro età e la mia giornata era popolata di robot di tutte le risme e se è vero che i figli si sono esaltati per queste mazzate tra robot giganti, il padre non è stato da meno, anzi forse era quello più entusiasta di tutti.
Perchè siamo entrati al cinema , ci siamo muniti di occhialoni con sovrapprezzo per vedere robot massicci e inkazzati che prendevano a mazzate giganteschi mostri marini e Benicio del Toro ci ha dato tutto quello che volevamo e anche in gran quantità.
Battaglie interminabili girate come il dio del cinema comanda, Kaiju presi a colpi di petroliera, mostri veramente alti come palazzi e Del Toro piazza la cinepresa là in mezzo, tu stai comodamente seduto in sala con i tuoi occhialoni ben calcati sul naso eppure ti sembra di stare là al centro della battaglia, quasi ti viene da schivare i detriti che sembrano venirti addosso o gli schizzi d'acqua che si alzano per ogni dove ( a proposito non sono un grande fan della tecnologia 3 D, ma qui ha un senso, fa acquisire a tutto un contorno ancora più preciso e ti fa gustare le risse tra Jaeger e Kaiju come meglio non si potrebbe).
Ma non siamo di fronte a un episodio di Transformers della premiata ( si fa per dire ) ditta Maicolbei e company.
Anzi io di film coi Transformers ne ho sopportato a malapena uno, il primo, per gli altri avrei volentieri organizzato un rogo pubblico in piazza per bruciarli in mondovisione.
Perchè Pacific Rim si e i robottoni di Maicolbei no?
La risposta è semplice: perchè dietro Pacific Rim c'è un regista vero, mentre dietro i Transformers c'è solo un impiegatuccio degli studios, ahinoi miliardario, che , dopo aver timbrato il cartellino, continua a sfregiare l'arte cinematografica per puro amore di pecunia.
Del Toro invece è uno di noi, ci porta a spasso per il suo immaginario personale che coincide magicamente col nostro, ci regala il film che volevano vedere da quando eravamo bambini ( anche se non lo sapevamo), ci regala un sogno a occhi aperti.
E solo per questo dovremmo essergli grati all'infinito.
Pacific Rim dietro e oltre la confezione da blockbuster nasconde passione e gli si perdona un gruppetto di personaggi pericolosamente vicini allo stereotipo e magari quel filino, anche qui si fa per dire, di retorica che lo percorre trasversalmente (con l'apoteosi toccata durante il discorso alla Indipendence Day di Stacker).
E gli si perdona quasi tutto proprio perchè alla fine noi siamo venuti al cinema per vedere robot giganti fare a mazzate contro mostri marini: e siamo stati abbondantemente serviti in questo.
In più ci sono alcune punte di esaltazione massime allorchè un Kaiju viene preso a colpi di petroliera oppure quando , in tempi di armi supermoderne, lo Jaeger tira fuori un bello spadone con cui affettare il nemico ( una specie di San Giorgio contro il drago, con tutto il cinema a mormorare la sua approvazione).
Dopo due ore e dieci di massacro audiovisivo esci con la pupilla che rotea, una gocciolina che fa capolino alla base del naso, la testa che gira leggermente ma è una sensazione bellissima.
E se qualcuno vi parla di tre imbecilli ( uno grande e altri due piccoli) che nell'atrio della multisala stavano mimando all'unisono il modo di muoversi degli Jaeger...beh eravamo noi.
Voto al film da parte dei bradipini: 10+.
( VOTO : 8 + / 10 )
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