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Padania acque, Renzi divide i sindaci

Creato il 20 febbraio 2015 da Cremonademocratica @paolozignani

Cremona Anche oggi in consiglio provinciale si è ripetuta la solita storia: Renzi decide e poi tutti devono adeguarsi volenti o nolenti. Il governo stabilisce che le aziende dello stesso settore devono accorparsi e quindi in provincia di Cremona accelera il progetto del gestore unico provinciale. Non fa sniente se il sindaco di Offanengo Gianni Rossoni chiede 15 giorni in più per discutere, visto che non tutti i 115 Comuni hanno già deliberato. Di fatto ci sono Comuni ci si ritroveranno questa decisione della Provincia già presa, e i consigli comunali eletti dai cittadini non potranno far altro che adeguarsi, ormai privi di alcuna autonomia. Così la lunga battaglia per l'acqua pubblica è stata ridotta solo a un capitolo dell'affermazione della società unica provinciale targata Renzi e centrosinistra, fra tanti dubbi,
Con l'accorpamento votato oggi a maggioranza Padania acque gestioni entra in Padania acque spa, società unica provinciale. Il prossimo passo, e di corsa, sarà l'accorpamento della patrimoniale provinciale nella stessa Padania acque spa. Il presidente della provincia Carlo Vezzini ha spiegato che tutto dipende dall'articolo 611 della legge di stabilità, che è "il nostro Vangelo", come l'ha definita Vezzini.
"Bisogna fare le opere" ha ricordato Ivana Cavazzini. Difatti ci sono frazioni e piccoli Comuni senza depuratore o con impianti da sistemare, a rischio di infrazione europea. Rossoni ha ricordato che i lavori si possono fare lo stesso, perché il Piano d'ambito dell'ufficio provinciale Ato, sostituito da Padania Acque spa, già lo consente. Ma nulla da fare. Renzi chiama, bisogna correre.

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