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Padova: troppi debiti, imprenditore si suicida

Creato il 14 novembre 2013 da Molipier @pier78
Padova: troppi debiti, imprenditore si suicida Pierpaolo Molinari Pierpaolo Molinari vedi altri articoli 14 novembre 2013 12:00 0 Flares Filament.io Made with Flare More Info'> 0 Flares ×

Ancora una storia agghiacciante, che riporto con dispiacere, di un paese allo stremo in cui la gente, no, non riesce più ad alzare la testa.

A Rubano, in provincia di Padova, il titolare di un’agenzia di viaggi, sommerso dai debiti, è stato trovato impiccato nel garage della sua abitazione.

Prima di compiere il gesto estremo l’uomo, 40enne, ha avuto il coraggio di scrivere dei biglietti d’addio e di scuse, di cui uno rivolto anche alla sua banca.

I Carabinieri stanno indagando ma sembrerebbe che la sua decisione sia stata dettata proprio l’esposizione economica nei confronti dell’istituto bancario. Non sarebbe riuscito a rientrare, non sarebbe riuscito a salvarsi.

Di storie come queste ne abbiamo già riportate, troppe per il breve periodo di riferimento e  fanno male, feriscono, demoralizzano. Sconfiggono.

Non solo quest’uomo, non solo l’altro imprenditore di Padova, non il barista di Martina Franca ma tutti quelli che lavorano, che vorrebbero farlo e che cercano disperatamente di sopravvivere. Perché ormai l’obiettivo è quello, sopravvivere. Nemmeno fossimo in guerra anche se, seppur senza armi, lo è davvero.

Vittime di un sistema malato in cui gli esponenti più in vista, quelli che dettano le regole, non hanno alcuna intenzione di modificarle. Va bene così, ogni guerra miete delle vittime, ma sono sempre gli innocenti a rimetterci. Chi mangia continua a godersi lo spettacolo raccapricciante di cui è autore.

Va bene così? Continua ad andare bene così? Uno, due o tre persone (quelle di cui abbiamo parlato), dieci, cento, mille sono numeri troppo piccoli per destare scalpore? Evidentemente sì.

Qualcuno ha il coraggio di parlare di ripresa, qualcuno ha il coraggio di dichiarare che le cose cambieranno, qualcuno ha il coraggio di accusare qualcun altro della situazione, se non è il rivale è il predecessore oppure – come sempre – la colpa è della gente. Che evade il fisco. Che non paga quanto dovrebbe, che ha sperperato. Cittadini che diventano il male assoluto di una nazione.

Intanto piangiamo la sconfitta di un altro cittadino, lavoratore, Uomo. Che ha avuto la dignità di scrivere scusa alla banca. Scusa alla banca. Scusa.

Una delle parole che non sentiremo pronunciare mai da chi, le scuse, ce le dovrebbe davvero.

Padova: troppi debiti, imprenditore si suicida

Profilo di Pierpaolo Molinari

Nato nel 1978, web designer dopo aver lasciato architettura per dedicarmi all'informatica. Ho una grande passione per la tecnologia, Apple, il calcio, la musica, la lettura e la scrittura.

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