Buongiorno mondo!
Sì, lo so che sono un po’ in ritardo e che già da ieri aspettavate con ansia la mia ricetta della paella… però non pensiate che io creda che ve ne stavate tutti lì, in trepidante attesa del mio post, magari trattenendo il fiato… lo so che non è vero… Comunque, eccoci qua! Sto per svelarvi il segreto di una buona paella (e te credo che è buona, è la mia!).
Innanzitutto, è bene precisare che potete fare la paella come più vi aggrada: di carne, di pesce, di verdure, oppure mista. La prima volta che l’ho preparata io ho provato a mettere tout ensemble e il risultato è piaciuto; per cui, diversamente da Paganini, io ripeto! Ovviamente vi darò delle misure per gli ingredienti un po’ a caso… io ho messo insieme il mio modo di fare la paella da tre ricette diverse, ma la cosa bella è che ogni volta cambio
Comunque, non è un grosso problema, perchè poi ognuno può personalizzare come meglio crede, aggiungendo un po’ di una cosa e mettendo meno di un’altra.Ingredienti (diciamo per 6 persone):
- 500 gr di riso;
- 200 gr di petto di pollo;
- 3 salsicce sottili;
- 200 gr di lombo di maiale;
- 200 gr di calamari o seppiolini;
- 12 code di gamberi;
- cozze;
- peperoni, 1 rosso e 1 giallo;
- 300 gr di piselli;
- 300 gr di passata di pomodoro;
- 1,5 litri di brodo di carne;
- cipolla, aglio, olio, zafferano, sale e pepe.
Il primo passo da compiere è quello di pulire il pesce e preparare la carne. Una volta lavate e pulite per bene, le cozze si possono fare aprire in un tegame con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio (io di solito ne compro una retina, se poi avanzano le faccio mangiare a chi piacciono). Anche i seppiolini o calamaretti si possono cuocere prima: 5-10 minuti in acqua bollente e sono a posto. Le code di gambero, invece, vanno sgusciate (io di solito lascio la codina, ma è più per un effetto scenico che altro) e private del filo nero che hanno sul dorso; anch’esse si possono cuocere in anticipo, in una padella antiaderente con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio.
Poi si passa a tagliare la carne e i peperoni, il tutto a dadini (la ricetta direbbe di 2 cm, io li faccio anche un po’ più piccoli… certo, non invisibili, perchè alla fine si devono sentire e gustare!). Se pensate di aggiungere alla vostra paella anche la carne di pollo, vi consiglio di cuocerlo prima, a parte: io di solito riciclo le pentole, senza lavarle, per far insaporire gli ingredienti (che finiscono poi tutti insieme), per cui cuocio pesce e pollo uno dopo l’altro nella stessa padella. Il pollo va fatto rosolare un po’, si aggiunge un pizzico di sale e si tiene in caldo. Preparate in anticipo anche il brodo: non è necessario fare un brodo di carne, è sufficiente quello preparato con il dado, a cubetti o granulare.
Ultimati i preparativi, si passa alla cottura. Se non avete il wok va bene anche una bella pirofila capiente, che possa cuocere sia sul gas che in forno. Dopo aver tritato una cipolla con un po’ di aglio, la si soffrigge in un po’ di olio (3-4 cucchiai; per chi preferisce una ricetta più leggera può mettere 2 cucchiai di olio e allungare con acqua tiepida), poi ai aggiungono i dadini di maiale e la salsiccia (spellata). Quando la carne inizia a dorarsi, si aggiungono i peperoni e i seppiolini/calamaretti (io ieri avevo qualche gambero in più, così l’ho tagliato, saltato in padella e aggiunto a questo punto); passato qualche minuto, si aggiunge la passata di pomodoro e i piselli (anche surgelati), avendo cura di mescolare bene il tutto. Dopo una decina di minuti, si mette tutto da parte e si utilizza il wok o la pirofila per tostare velocemente il riso in un po’ d’olio (altri 3-4 cucchiai). Si incorporano tutti gli ingredienti al riso, compreso il pollo, si aggiungono le spezie e si copre la preparazione con il brodo. Non appena il preparato inizia a bollire, si copre la pirofila con della carta stagnola e la si trasferisce in forno a 180° per 15 minuti. Il brodo si asciuga, portando a cottura il riso; prima di togliere dal forno è bene assaggiare la paella e se il riso non è cotto basta aggiungere un po’ di brodo per terminare la cottura. Un piccolo consiglio: se il riso è al dente e non dovete servire la paella subito, potete lasciarla coperta con la carta stagnola; il vapore farà da catalizzatore della cottura e al momento di portare la paella in tavola vedrete che sarà ben cottoLa paella pronta in tavola
Una volta terminata la cottura in forno, nella pirofila di portata si aggiungono le code di gamberi e le cozze, in numero (minimo) di due a commensale.
La singola porzione
Poichè anche ieri ho ricevuto i complimenti, vi posso garantire che questa piatto è veramente da provare! Forse, dopo vari esperimenti, posso dire che opterei per un solo tipo di carne, oltre alla salsiccia, altrimenti è troppo pesante. Anche le verdure possono variare: al posto dei peperoni (che pure sono tipici), potete mettere dei fagiolini, delle zucchine, o dei pomodori. Largo alla fantasia, et bon appetit!
Aury