Paese che vai, reality che trovi

Grande attesa per il finale di reality di stasera. A contendersi la vittoria i due insegnanti di religione. State pensando che il caldo mi fa straparlare? Vi sbagliate. Ho dimenticato di precisare che tutto questo accade in Malaysia, come ci racconta il New York Times. È un reality show religioso, si chiama Imam Muda, giovane leader, e sta riscuotendo un grandissimo successo nel paese. È la trasmissione più seguita della TV musulmana via cavo Astro Oasis e la sua pagina di Facebook ha oltre 50 mila fan.

Da maggio a oggi si sono sfidati 10 concorrenti, tutti rigorosamente uomini, selezionati tra più di un migliaio di aspiranti, che nel corso dei mesi hanno dovuto dimostrare di possedere le capacità sia pratiche che teoriche di un imam: preparare i cadaveri per il funerale, consigliare i giovani ribelli, consolare gli anziani abbandonati dai figli, controllare che gli animali fossero macellati secondo le regole rituali e mostrare la conoscenza del Corano. I premi finali consistono in denaro e in un’automobile, ma al vincitore varranno offerti anche un lavoro come leader religioso, una borsa di studio per l’Arabia Saudita e un pellegrinaggio alla Mecca.

Secondo autori e organizzatori, scopo dello show, del quale si sta già preparando la seconda edizione, è avvicinare i giovani alla religione.

Durante la maggior parte del tempo i concorrenti hanno vissuto in una casa dove non potevano avere contatti con familiari e amici e accesso a giornali, televisione e internet. Uno di loro ha avuto eccezionalmente il permesso di allontanarsi per un tempo brevissimo: quello necessario per sposarsi. Dopo la cerimonia se ne è dovuto tornare alla casa. Si ignora se abbia potuto consumare o meno. Prima di ogni puntata i concorrenti si riunivano per pregare insieme e alla fine di ciascuna veniva sancita una eliminazione.

Ora siamo arrivati alla fine: questa sera verrà proclamato il vincitore tra i due concorrenti arrivati in finale.

Che dire? Mi verrebbero diverse considerazioni. Ma a scanso di fatwa me le tengo per me. Ma voi lanciatevi pure se volete.