Recentemente sono stata in Messico e sono rimasta alquanto perplessa leggendo sull'insegna di un locale che il mercoledì offrivano "botanas gratis" per poi scoprire che di altro non si trattava se non di stuzzichini (quelli che a Bari e dintorni si chiamerebbero "intrattieni").
Ma anche nel mare dei "falsos amigos" ho trovato una boa sicura a cui potermi aggrappare: la comunicazione e le sorti degli sventurati che decidono di intraprendere questa carriera.Parlando con un ragazzo che si lamentava della sua attuale situazione lavorativa, infatti, ho scoperto che anche lui aveva saggiamente deciso di laurearsi in questo meraviglioso ambito e in un attimo tutto mi è diventato più chiaro: anche oltrepassando le Colonne d'Ercole navighiamo tutti nello stesso mare (di guai!). Ebbene sì, tutto il mondo è paese e anche in Messico stanno pensando di ribattezzare Scienza de la Comunicaziòn con il più adatto Scienza de la DesocupaziònQualsiasi sia la lingua, amici cari che condividete con me questo triste destino, sappiate che comunicazione fa sempre rima con disoccupazione!Nel giorno in cui ho certificato ufficialmente la mia condizione di disoccupata (o meglio inoccupata, come ha tenuto a sottolineare l'impiegato del centro per l'impiego di Milano) almeno mi resta la magra consolazione di sapere che non sono sola!