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Pagano (Ncd): "Della riscossione del canone Rai si occupi Befera" (Il Velino)

Creato il 16 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
Togliere alla Rai il compito d’incassare il canone affidandolo all’Agenzia delle Entrate. L’idea la sponsorizza la commissione di Vigilanza sull’Anagrafe tributaria e piace parecchio anche allo stesso direttore dell’Agenzia, Attilio Befera, che sollecitato sull’argomento in audizione si è detto disponibile: “E’ la nostra mission”, il canone “non è un abbonamento, bensì un tributo”. Ma quali vantaggi trarrebbe lo Stato da questo passaggio di competenze? Il vantaggio sarebbe duplice – ha spiegato a IL VELINO Alessandro Pagano, vicepresidente della commissione sull’Anagrafe tributaria -. L’evasione si aggira intorno al 25-26 per cento per un totale di circa 500 milioni l’anno. Ebbene, per incassare il 75 per cento di questo tributo la Rai impiega oltre 150 dipendenti e in più utilizza un centro elaborazioni dati esterno. Uno spreco enorme di personale – ha aggiunto l’esponente del Nuovo centrodestra - e di risorse pubbliche. Una mala-burocrazia che produce danni enormi. Tanto più che incassare il canone non rientra nella mission di Gubitosi bensì in quella di Befera”.
Tutto questo può essere invece fatto a costo zero dall’Agenzia delle Entrate e dal centro elaborazioni dati della Sogei – ha aggiunto Pagano facendo riferimento al primo beneficio del passaggio di competenze -. In più si garantirebbe una maggiore capacità di riscossione, grazie ai più ampi poteri in materia dell’Agenzia delle Entrate e verrebbero recuperati in gran parte i 500 milioni dell’evasione. Tutta la commissione – al lavoro sulla spending review - è unanime su questo convincimento. C’è anche una proposta di legge allo studio per eliminare i centri di costo inutili. Ma nel caso specifico – ha concluso Pagano - si può intervenire anche in modo amministrativo.

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