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Pagelle dei Grammy's 2013 cioè di quel giorno in cui Rihanna si vestì bene

Da Lazitellaacida
E' inutile girarci intorno, i Grammy 2013 verranno ricordati come il giorno del riscatto di Rihanna.
Se già l'anno scorso ci (mi) aveva stupito per la scelta di un semplicissimo Armani che altro non era che un cilindro di jersey E NULLA PIU', quest'anno mi ha veramente fatto scaravoltare dalla sedia: incantevole.
Certo, al netto della gioielleria, delle unghie, dei tatuaggi e del fidanzato.
Ma soffermiamoci sui dettagli: dev'essere scattato qualcosa nella mente di Mel Ottenberg (il suo stylist) poiché tutto (o quasi) ieri sera aveva il sapore del vintage: basta guardarla per riconoscere i capelli che ci hanno fatto innamorare di lei nel 2005, nel video di Pon The Replay.
Pagelle dei Grammy's 2013 cioè di quel giorno in cui Rihanna si vestì bene
Onde morbide, NON rosse, NON biondo platino, NON arancioni ma solo, e semplicemente, CASTANE.
Non state a pensarci nemmeno un secondo, si tratta di extension, di parrucca, di una testa posticcia. Poco importa, il risultato è sublime. Per il resto, Azzedine Alaia ha fatto il miracolo: una nuvola di chiffon rosso che la consegna all'Olimpo delle Best Dressed DEL MONDO UNIVERSO.
Pagelle dei Grammy's 2013 cioè di quel giorno in cui Rihanna si vestì bene Abito -  Azzedine Alaia 
Non contento, il suo stylist ha insistito con il vintage, ripescando dagli archivi Alaia quest'altro abito incubatore del minimalismo.
Pagelle dei Grammy's 2013 cioè di quel giorno in cui Rihanna si vestì bene Abito - Archivio Alaia
E infine, THE MASTERPIECE: un Luciano Soprani del 1996.
Pagelle dei Grammy's 2013 cioè di quel giorno in cui Rihanna si vestì bene Abito - Luciano Soprani
Sì, AVETE LETTO BENE BENISSIMO
Luciano Soprani, quello delle magliette con il logo che si trovavano nel Dash.
Mi dispiace signor Luciano, so che ha fatto molto e molto altro. Ma ecco a cosa si è ridotta l'estensione di marca selvaggia: ad una svalutazione della stessa (eppure da gente come Pierre Cardin AVRESTE DOVUTO IMPARARE QUALCOSA). Ma poco male, Luciano Soprani negli anni '90 ha furoreggiato e lo so bene io che a distanza di 20 anni ancora non mi posso indossare certi top. Ma a ricordarci che la moda di quel decennio non era solo camicioni di plaid e Fornarina con la zeppa allora evidentemente ci serviva una come Rihanna (RIHANNA, CAPITE?), perché non è tutto trash quello che ci ricordiamo. E allora via al minimalismo (Calvin Klein, dice niente?), niente orpelli, niente ricami, addirittura niente colori.
Come se avessimo avuto prosciutto sugli occhi fino adesso, non si può fare a meno di dire: MA PERCHE' NESSUNO CI AVEVA PENSATO PRIMA?
Non lo sappiamo, ma di sicuro ci si penserà adesso: tutti a scovare le magliette di Sergio Tacchini, Pierre Cardin, Luciano Soprani, Renato Balestra, prima che la prossima principessa del ghetto non ci rubi quello che è GIA' NOSTRO.
Le altre, volenti o nolenti, quest'anno hanno dovuto stare tutte un passo indietro a Rihanna. Vediamo perché: 
_MA QUANTO CI HA SFRANTECATO STA STORIA DEL CUT-OUT DRESS
Pagelle dei Grammy's 2013 cioè di quel giorno in cui Rihanna si vestì bene Kelly Osbourne - Paule Ka; Kelly Rowland - Georges Chakra Couture; Alicia Keys - Azzedine Alaia
Ma veramente qualcuno ancora ci crede alla storia del vedo-non-vedo-lo-sai-che-ci-vedo-le-mutande-lo- spandex. Quest'anno la CBS ha pubblicato qualche giorno prima della cerimonia una nota nella quale invitava tutti a cercare di coprire le pudenda: no more camel toe, no more capezzoli in festa, no more sotto il vestito niente.
Evidentemente sapevano con chi stavano parlando (sì sì, dico a te e a te). Fatta la legge, trovato l'inganno allora non vale solo in Italia perché è bastato sforbiciare un po' di qua e un po' di là che il risultato poi non è stato così diverso. 
Kelly Osbourne: cara, dolce, vecchia amica, una passatina alla ricrescita io l'avrei fatto. Hai presente quando dicevo “basta Zac Posen?” Ecco, mi sbagliavo. Voto: 5 Kelly Rowland: in un rigurgito di vitalità post mortem dopo la performance al Super Bowl. Lei è una di quelle che ha un corpo della madonna e non manca mai di ricordartelo. E' un po' l'amica stronza. Voto: 7
Alicia Keys: un'altra Obama darling che sta cominciando a stufare. Io capisco che sei nera, capisco che canti meravigliosamente, ma non vedo la necessità di fare di ogni uscita pubblica uno statement sul culo. Esistono anche i vestiti NON aderenti, USALI. Voto: 5
_QUELLE CHE CI VOLEVANO STUPIRE CON L'ABITO NERO Pagelle dei Grammy's 2013 cioè di quel giorno in cui Rihanna si vestì bene Carly Rae jepsen - Roberto Cavalli; Allison Williams - Kaufman Franco;  Carrie Underwood - Roberto Cavalli Ma. La. Noia.
Uno strapless dress. Con scollo a cuore. Ricoperto di pailettes. L'avanguardia ai Grammy's.
Carly Rae Jepsen: Il suo problema di certo non è il vestito ma i capelli. Sono sbagliati sotto così tanti punti di vista che ho quasi l'imbarazzo ad elencarli tutti: colore troppo scuro e troppo intenso, frangia troppo dritta e troppo lunga, piega troppo pressapochista. Un fail totale. Voto: 4 Allison Williams (Quella di Girls, continuo a specificarlo per ricordarmelo pure io): Bella com'è potrebbe osare di più, ma temo che ci sia un patto segreto con Lena Dunham per non farla apparire ancora più brutta. Voto: 6 Carrie Underwood: Per avere 30 anni deve aver sbagliato qualcosa. Voto: 4
_QUELLE CHE HANNO OSATO IL LOOK DA DEA GRECA, FALLENDO MISERAMENTE
Pagelle dei Grammy's 2013 cioè di quel giorno in cui Rihanna si vestì bene Alexa Chung - Valentino; Taylor Swift - J. Mendel; Nicole Kidman - Vera Wang
Per me, Alexa Chung rimane un grande mistero della fede.
Magari sarò ottusa e non vedo il genio, non riesco a lanciare il cuore oltre l'ostacolo. Ma indossare un abito prendisole su un red carpet mi sembra follia pura. Voto: 3 Taylor Swift: ma allora è ufficiale! Ha smesso di indossare perline e pailettes! Sui brillantini ci sta ancora palesemente lavorando. Ancora troppo romantica, troppo boccuccia di rosa, troppo peplo, troppo biondo alla “america's sweetheart”. Voto: 5 Nicole Kidman: C'è qualcosa di profondamente sbagliato che non riesco ad individuare. Forse non è nemmeno il vestito. Forse sono i capelli o l'immobilità facciale. Di certo c'è che guardandola rimango imperturbabile come il suo viso.Voto: 5
_QUELLE CHE HANNO PRESO ALLA LETTERA IL TREND DEL VERDE
Pagelle dei Grammy's 2013 cioè di quel giorno in cui Rihanna si vestì bene  Solange Knowles - Ralph & Russo; Florence Welch - Givenchy; Katy Perry - Gucci

Io amavo il verde, prima di vedere questo scempio.
C'èchi mi dice che Solange Knowles abbia un certo (certo) talento (talento!) musicale, così come che sia stata inserita nella lista delle meglio vestite di Vogue America (ah bhè allora). Faccio fatica a credere ad una e all'altra cosa. Voto: 6
Florence Welch: per avere 26 anni (VENTISEI) continua imperterrita a fare le scelte sbagliate, di abito, di colore, di tutto. A guardarla così sembrerebbe la sorella di Naomi Watts, laddove Naomi ovviamente sembrerebbe la più giovane. Amica, un consiglio: forse è ora di schiarire quei capelli e quel rossetto. Scolta ammè. Voto: 3 Di Katy Perry si può dire solo una cosa: TETTE! Bene, ora che ce la ricordato per la centordicesima volta, dicevamo?Voto: 3
_QUELLE CHE SE C'ERA UN DRESS CODE HANNO PREFERITO IGNORARLO
Pagelle dei Grammy's 2013 cioè di quel giorno in cui Rihanna si vestì bene  Jennifer Lopez - Antony Vaccarello; Beyoncé - Osman; Adele - Valentino
Ed eccoci infine alle nostre tre outsiders, tre signore di tutto rispetto. Per la prima volta in 15 anni J.Lo abbandona Zuhair Murad per....... fallire miseramente. Nella posa che tanto cara è stata ad Angelina Jolie agli Oscar 2012, sembra una che sta provando il tutto per tutto.Jenny, AMICA, tu non hai bisogno di fare questo. Tu puoi essere meglio di così, meglio di un drappo di lycra a monospalla. Ti ricordi i tempi del Valentino Vintage? ECCO, NOI NO. Voto: 3 Beyoncè, indossando questa tuta un po' optical un po' geometrica, un po' MEH, ha voluto spostare l'attenzione mediatica che l'ha investita, ricoperta e osannata la scorsa settimana. Non poteva essere regina del Super Bowl E pure dei Grammy. La misericordiosa Bey ha deciso di regalare dello spazio anche agli altri. Troppa grazia a Sant'Antonio, si dice. Voto: 5 Adele: NESSUNO TOCCHI ADELE.
Non si è messa il nero e nemmeno il blu! Ma cosa volete più di così? Ma finalmente dico io! Sembrava sempre monastica con quegli abitoni scuri! Rendiamoci conto che ha la stessa età di Taylor Swift e ha già avuto un bambino.BABY FAT NUN TE TEMO. Voto: 7
E per chi l'ha visto e per chi non c'era: Grammy 2012, Grammy 2011. 

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