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Pagelline rosa.

Creato il 04 giugno 2011 da Manuel
Pagelline rosa.
CHI PROMOSSI E CHI BOCCIATI? MOLTO PERSONALI NEI GIUDIZI, TORNANO LE SEMISERIE PAGELLE DEL GIRO.
Voto 14; Andrey Tchmill
Sabato 28: a domanda di suor Alessandra; “Allora, Pozzato rimane?” risposta; “Nel ciclismo sicuro!” Pozzato inizi a cercar squadra.
Voto 10; Alberto Contador, Dino Zandegù e striscione alla partenza da Torino.
Graziato dalla giustizia spagnola (giusto era dargli almeno 6 mesi), lo si aspettava al Giro per vederglielo vincere sulle montagne. Come sono iniziate le salite ha dato una spazzolata a tutti già sull’Etna, facendo capire cosa sia uno che vince tre Tour.
Il brano “El Contador” (di Zandegù – Zandegù) sarebbe da mandare in onda a nastro nelle radio. Magari nella zona di Madrid.
Striscione a Torino; “Alberto, domani grigliata. Porti tu la carne?”
Voto 9; Andrea De Luca
La scommessa di Bulbarelli forse è vinta. De Luca, collegato da Moto 1, riesce ad incrociare un racconto in diretta riguardante la 1^ guerra, con i piatti tipici del bergamasco e dintorni. Il maestro ha un buon allievo.
Voto 8; Stefano Garzelli e Silvio Martinello
Garzelli arriva vicino al tramonto della carriera – correrà fino al Giro 2012 – vincendo la sua seconda maglia verde. Bravo.
Martinello racconta in diretta ad una puntata del “Processo” le fasi più interessanti della tappa di giornata; “…ed ecco i protagonisti della fuga di oggi…” sbagliando vocale ed usando la “I” al posto della “U”.
Savoldelli direbbe; “A VOI!!”
Voto7; mercoledì 25 maggio. Partenza di tappa da Feltre
Una signora chiede a mio fratello; “Quegli altri li conosco… ma chi è quel vecchio?” Era Gigi Sgarbozza.
Voto 6; pubblico del Giro
Meriterebbe 10 per essere ancora lì nonostante le porcherie del doping, ma perde ben 4 punti perché ormai molti tifosi che affiancano i ciclisti sono più una preoccupazione che non un sostegno. Gente, meglio se ci diamo una calmata! Dal prossimo anno che si fa? Gli saltiamo addosso per fare cavalluccio?
Voto 5; percorso del Giro.
Caro Zomegnan, ci hai regalato il Giro più duro degli ultimi decenni, ma con tutte ‘ste montagne sembrava uno spot d’incoraggiamento all’uso del doping. Troppa roba!
Voto 4; Francesco Pancani
Si sente la mancanza dell’Auro nazionale. Barbetta fa sempre un’ottimo lavoro, ma i pochi riferimenti eno-gastronomici rendono le telecronache semplici racconti di quel che si vede. Il ciclismo è più di questo. Come Basso, lo aspettiamo al Tour, dove Auro apriva simpatiche parentesi dedicate ai vini e ai formaggi dei vari dipartimenti francesi (le nostre province).
Voto 3; sigla RAI per il Giro.
Lasciamo perdere va...
Voto 2; Denis Menchov e suor Alessandra
Sostenuto dalla Federica il russo non rispetta le attese. Non vorrei essere nei suoi panni se la ragazza lo incrocerà da qualche parte.
Il Processo alla Tappa è ormai luogo per domande senza domanda, dove chi risponde deve cercare di dire le cose appena dette dalla De Stefano, allungandole nel brodo, ma senza darlo a capire.
Esempio di domanda della De Stefano; “Beppe Conti, siamo a Torino. Diciamo ai più giovani che Torino fu la 1^ capitale d’Italia?” Risposta; “Effettivamente Torino fu proprio la 1^ capitale d’Italia.”
Ma si può mandare in onda una roba del genere?
Voto 1; Carlos Sastre e suor Alessandra (parte 2)
Fossi Mister Geox (o Diadora, che tanto è quello) lo licenzierei di botto. Insieme a Contador sarebbe stato il secondo spagnolo da lasciare a casa. Solo che almeno il primo ha dato spettacolo, Carlos ha fatto cabaret.
Mercoledì 25 maggio. Un’immensa, elegante, splendente ciclista italiana, di cui come sempre non ricordo il nome, è ospite del Processo alla Tappa. In quasi un’ora di trasmissione, avrà potuto parlare per circa 40 secondi. Poi lamentiamoci che del ciclismo femminile frega poco!
Voto 0; “Si Gira”, cioè BAR-Toletti
Come la stessa carovana del Giro (Dio mio quanta gente inutile che si tirano dietro!), un programma dove viene invitato l’amico dell’amico, a parlare di un’altro amico. E poi Bartoletti che parla del povero Weilandts ogni santo giorno per rinnovare la TV della lacrima, che piacerà a lui ma dopo una settimana inizia a stufare quando è fatta in questa maniera.

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