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Pagina 99 #10

Creato il 25 aprile 2013 da Rosellinag
Buon 25 aprile lettori. Oggi è una giornata speciale perchè è il compleanno della mia sorellina, oltre che la festa della liberazione. Quindi, BUON COMPLEANNOOOO CUSCIOLA!
Pagina 99 #10Torna pagina 99, dopo un periodo di lunga assenza. Pagina 99 è una rubrica ideata da me che consiste nel riportarvi la pagina 99 di un libro preso a caso dalla mia libreria. Perchè pagina 99? Perchè si trova in un punto strategico della storia: ne troppo presto, in questo modo potete, comunque, capire il ritmo della narrazione, ne troppo in là, in modo da evitare spoiler.Pagina 99 è condivisa con la mia gemella Jaqueline del blog Welcome to the city of bones (ex I libri ci fanno volare). Quindi, in questo post potrete leggere sia la mia pagina 99 che quella di Jaqueline.Si parte!
La pagina 99 di Jaqueline è tratta da: Alice ne paese della vaporità di Francesco DimitriPiù riguardo a Alice nel paese della vaporità
Una bambina con una macchia sul viso. Una sirena, nuotava... una sirena, o cosa? No, era un sottomarino. Una delle Antiche Tecnologie. Navigava, carenato in ottone, giù dove il mare è profondo e buio. Aveva un nome. Nautilus. O forse no. E chi era l’uomo con una gamba di legno che lo guidava? Achab. No, sono miti diversi. Achab.Ismaele... non chiamatemi Ismaele, no... non sono lui, sono...Alice?Sì, sono Alice.Aveva di nuovo perso il controllo sulle percezioni. Non era u problema: le sarebbe bastato concentrarsi, per recuperarlo.Ma... cos’era? Le percezioni. Percepiva. Quindi era. La sua coscienza c’era ancora, da qualche parte. Viva. Dove?Chissà. Non riusciva a capire. Le informazioni che le giungevano dall'esterno erano frammentarie. Confuse. Distorte.
Sono viva.O no?Se fossi morta, non potrei percepire nulla.O sì?Forse sono morta, e i Dissolti mi hanno accolto... Qualcosa la colpì. Un prurito. Forte. Sulla manosinistra. Un riflesso condizionato giunse al suo braccio destro.Ho ancora un corpo. I morti non hanno corpi. O sì?Il braccio si sollevò. Cercò a tentoni la mano sinistra. Non trovò nulla. Cercò meglio. Nulla. Allora cercò di toccare il braccio. Ancora nulla. Salì su, fino alla spalla. Quella c’era.Solo la spalla, e un moncherino.Alice ricordò...
Invece, la mia pagina 99 è tratta da L'astrologo di Carla Montero
Più riguardo a L'astrologo
Tornare a Illkirch era stata una pazzia per cui Sara rischiava di vedersela con la polizia, non solo lungo il cammino, dove sbucavano continuamente agenti che controllavano i documenti sui treni, sugli autobus e ai posti di blocco improvvisati sulle strade, ma soprattutto una volta arrivata a destinazione.Dopo l'armistizio, l'Alsazia era stata annessa al Terzo Reich e apparteneva al territorio tedesco, pertanto, per poter raggiungere Strasburgo bisognava attraversare una frontiera strettamente vigilata. Di fatto, alle persone che erano fuggite o che erano state evaquate durante la guerra era proibito tornare a casa. Perciò Sarah non ebbe altra scelta che attraversare la frontiera clandestinamente, passando per lo stesso valico di montagna, a sud dei Vosgi, da cui era scappata verso Parigi con Jacob.Appena arrivata a Illkirch, si diresse verso la casa dei genitori, la sua casa. Quando la trovò chiusa e abbandonata, si sedette davanti alla porta d'ingresso, che era stata sigillata con una grossa catena e un robusto lucchetto. Per un attimo non fu più in grado di pensare: sapeva che, qualunque cosa si fosse detta, qualunque pensiero, l'avrebbe portata ad una realtà che non era pronta ad affrontare. Solo vedendo due poliziotti che facevano la ronda in fondo alla strada si riscosse e scappò via di corsa come un animale che fugge per istinto, dirigendosi verso la casa del rabbino Cohen.Il rabbino Ben Cohen, della sinagoga di Illkirch, abbracciò Sarah appena la vide in piedi davanti alla porta, stringendola e ripetendo il suo nome per assicurarsi che non fosse un fantasma.Da quando la ragazza era scomparsa in quel giorno orribile in cui la tragedia si era abbattuta sulla casa dei Bauer, il rabbino aveva temuto il peggio. Rivederla era un regalo di Yahweh il Misericordioso. Il rabbino la fece entrare e, prendendole teneramente le mani, la obbligò a sedersi: non gli era sfuggita la paura che le stravolgeva il volto.
Allora voi che ne pensate? Alice nel paese della vaporità non l'ho letto, ma a questo punto penso che prima o poi lo prenderò, invece L'astrologo mi è stato mandato qualche giorno fa dalla CE e appena smaltito un paio di arretrati inizierò a leggerlo. Domenica troverete un post dedicato alle segnalazioni e alle anteprime , in cui uno dei protagonisti sarà proprio il libro della Montero. Siete stati incuriositi da uno di questi libri? Fatemelo sapere nei commenti.Pagina 99 #10

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