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Pagina 99 #9

Creato il 22 marzo 2013 da Rosellinag
Pagina 99 #9
Pagina 99 è una rubrica che ho creato dopo aver letto un articolo che spiegava come scoprire se un determinato libro fa per noi oppure no. La pagina 99 si trova in un punto strategico: in un punto che ci permette di capire il ritmo della storia senza il rischio degli spoiler.Pagina 99 consiste appunto nel farvi leggere 2 pagine 99 scelte da me e da Jaqueline del blog I libri ci fanno volare.
La mia pagina 99 è tratta da:

La casa di velluto e cristallo di Katherine Howe
Pagina 99 #9«Cosa? Come dici?» esclamò la donna, avvicinandosi la sfera al naso per scrutarci dentro, come avrebbe fatto un bambino con un regalo di Natale. Seguì un lungo, tormentoso silenzio. Sibyl si ficcò le unghie nel palmo delle mani.
«Ah!» sospirò la signora Dee. Sibyl drizzò la schiena.
«Ma è meraviglioso!» cinguettò la medium. «Helen, glielo dirò. Glielo dico subito». Poi la medium chiuse gli occhi e si posò la sfera sulle gambe ammantate di broccato.
Abbandonato il segreto scetticismo che le scalpitava dentro, Sibyl strinse i braccioli della poltrona. Sentendosi una sciocca, ma al tempo stesso piena di speranza, si costrinse a restare seduta. Respirava con l'affanno, e il cuore le martellava nel petto così forte che pensò addirittura che si vedesse attraverso il tessuto delicato della camicetta.
Dopo un po', Sibyl non avrebbe saputo dire quanto, vide che le palpebre della signora Dee sfarfallavano come ali di falena sulle guance rotonde. La donna si risvegliò da un imprecisato stato di alterazione, sospirò soddisfatta e si rivolse a Sibyl.
«Mia cara, ho notizie splendide da riferirle» annunciò la medium. «Ho comunicato con lo spirito di sua madre, ancora. Quanto siamo fortunate! «È riuscita a vederla? L'ha vista?» Le spalle di Sibyl tremarono di ansia e frustrazione. «No, signora Dee» rispose con una vocina piccola piccola. «Non sono riuscita a vederla.»
« a prego. Per favore, mi dica cosa ha detto. Mi dica come posso aiutare Harlan». La signora Dee allungò una mano paffuta e le diede una pacca gentile sul ginocchio. «Povero tesoro» mormorò. «Ma non ha nulla da temere. Sua madre mi ha chiesto di dirle che vede i suoi affanni. Le dispiace molto che tutti i problemi familiari debbano ricadere su di lei. Desidera che lei sappia che sua madre le vuole tanto bene, e anche la sua cara sorella».
La bocca di Sibyl si torse in una smorfia, in parte di sollievo, ma soprattutto di colpa, perché per tutto il pomeriggio non aveva quasi mai rivolto un pensiero a Eulah. Eulah, che aveva meritato il costo del viaggio. Eulah, che avrebbe di sicuro fatto un buon matrimonio. Eulah, che era stata graziosa e vivace come Helen, non austera e legnosa come gli Allston, come Sibyl. A volte Sibyl temeva che in un angolo nero e tenebroso del suo cuore si annidasse il sollievo di non essere stata lei, ma Eulah, la prescelta a imbarcarsi sul transatlantico. Non appena quel pensiero orribile cominciava a formarsi, Sibyl lo scacciava ritenendolo impossibile. Voleva bene a sua sorella. Tutti le volevano bene. Era giovane e piena di vita e affascinante e anticonformista e..
La pagina di Jaqueline è tratta da:
L'ospite di Stephenie MayerPagina 99 #9"Diglielo!"Mi concentrai sul viso del vecchio. La barba bianca e folta mi impediva di scorgere l'espressione della bocca, ma i suoi occhi non sembravano ardere come gli altri. Con la coda dell'occhio notai lo sguardo di alcuni uomini spostarsi da me a lui. Aspettavano che rispondesse alla loro. Lo zio Jeb mi fissava, impassibile."Non posso dirglielo, Melanie. Non mi crederà. E se pensano che sto mentendo, crederanno che io sia una Cercatrice. Lo sento, sono abbastanza esperti da sapere che soltanto una Cercatrice si spingerebbe fin qui con una bugia, una storia inventata per potersi infiltrare."Melanie capì subito che dicevo la verità. La parola «Cercatrice» fece scattare il suo odio, e capì che questi sconosciuti avrebbero reagito allo stesso modo."E comunque, non importa. Sono un'anima... e tanto basta."Quello con il machete - il più grosso, con i capelli neri, carnagione stranamente pallida e vividi occhi azzurri - grugnì di disgusto e sputò per terra. Fece un passo avanti e alzò lentamente la lunga lama.Meglio che facesse in fretta. Meglio essere uccise da quel bruto, e non per mano mia. Meglio non morire da creatura violenta, colpevole della mia fine e di quella di Melanie.«Aspetta, Kyle.» Jeb parlò senza fretta, tranquillo, ma l'omaccione gli obbedì. Con una smorfia si voltò verso lo zio di Melanie.«Perché? Hai detto che eri sicuro. È una di loro.»Riconobbi la voce, la stessa che aveva chiesto a Jeb perché mi avesse dato l'acqua.«Sì, lo è, senz'altro. Ma è una cosa complicata.»«In che senso?» Fu un altro uomo a parlare. Stava accanto a Kyle, e gli somigliava parecchio. Doveva essere suo fratello.«Be', questa è anche mia nipote.»«No che non lo è, non più» rispose Kyle impassibile. Sputò di nuovo e fece un altro passo verso di me, coltello alla mano. Da come preparava il colpo capii che nessuna parola l'avrebbe più fermato. Chiusi gli occhi.Sentii due scatti metallici e secchi, e qualcuno sospirò. Riaprii improvvisamente gli occhi.«Ho detto "aspetta", Kyle.» La voce dello zio Jeb era ancora rilassata, ma il fucile, ben stretto fra le sue mani,era puntato alla schiena di Kyle. Kyle restò impietrito a pochi passi da me, con il machete fermo a mezz'aria.
Uno di questi due libri vi ha incuriosito? Quale? Io non ho letto ancora nessuno dei due, ma leggerò l'ospite in vista dell'uscita del film. Voi che dite?Pagina 99 #9

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