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Iniziò tragicamente con la prematura scomparsa del padre, la travagliata vita di Tamara Rosalia Gurwik-Gòrska, più tardi nota come Tamara de Lempicka. Le sue opere, influenzate dal fascino e dai contorni morbidi ed avvolgenti dell'Art Decò furono frutto di un enorme esperienza, non solo artistica, quanto di vita e viaggi, di sogni ed amori. Russia, Europa ed America furono per lei culle in momenti diversi della sua palpitante esistenza, nella quale potè avvalersi di influenti amicizie, Gabriele D'annunzio - per citarne una a noi vicina - che tentò vanamente di sedurla, si mormora.Dopo una prima formazione a Mentone, Tamara riuscì ad individuare la sua reale vocazione artistica a Parigi, dove sviluppò uno stile assolutamente innovativo e sorprendente per l'epoca. I suoi ritratti infatti, classici e raffinati, racchiudevano al loro interno tutte le sue capacità di ecletticismo e versatilità, virtù acquisite con ogni probabilità proprio grazie ai suoi continui spostamenti.Un'artista a tutto tondo, un personaggio che si è senz'altro distinto, attraversando critiche e plausi nel corso del tempo. In tutte le sue opere, come nel "Le turbant vert" del 1929, i personaggi sono portatori di un'ammaliante malinconia. Gli occhi sporgenti ed espressivi, ma al contempo languidi parlano per loro come a descriverlo caratterialmente. Decisione e passione sono messaggi onnipresenti, a testimonianza di quanto la pittrice dipendesse dal suo lavoro e con che instensità essa continuasse a dipingere.Anche il fatto che la Lempicka amasse le donne oltre che gli uomini, è prova di quanto i soggetti femminili potessero attrarla, tanto da trasferirlo con grande finezza e cognizione in ogni dettaglio.E così avviene in questa stessa opera: in primo piano, la donna che guarda lo spettatore ha un'aria ferma e fatale, di chi sa ciò che vuole ed ha tutto il potere necessario per ottenerlo. La seconda figura invece, si abbandona alla prima, fondendosi in un tutt'uno con essa. Non è chiaro se le donne siano solo amiche o amanti, ma la mano che la prima poggia sulla spalla della seconda, trasmette un senso di protezione, facendo presupporre che sia lei a condurre il gioco. Il verde giada, un colore molto utilizzato dall'artista è un suggestivo richiamo al mistero, così come il turbante, indumento chiave del dipinto. E ancora, mani curatissime e labbra rosso corallo sono ulteriori allusioni ad una sensualità che l'autrice ha sempre sovvenzionato con le sue capacità, divenendone uno dei più significativi alfieri sino ai giorni nostri.
It began tragically with the untimely death of her father, the troubled life of Tamara Rosalia Gurwik-Gorska, later known as Tamara de Lempicka.Her works, influenced by the charm and soft-edged and enveloping Art Deco contours were the result of an enormous experience, not only artistic, but arising from her life and travels, dreams and loves. Russia, Europe and America were for her shelter at different times in her living existence, in which she could make use of influential friends, Gabriele D'Annunzio - to name one - who vainly tried to seduce her, as it's rumored.After an initial training in Menton, Tamara was able to locate her real artistic vocation in Paris, where she developed a totally new and surprising style for that time. Her portraits infact, the classic, elegant, enclosed within them all his skills and versatility of eclecticism, acquired virtues probably thanks to her frequent travels.A complete artist, a character that is certainly distinct, through criticism and plaudits over the time.In all her works, as in "The turbant vert" of 1929, characters are bearers of spellbinding melancholy. Bulging and expressive eyes, yet languid speak for themselves as to describe him temperamentally. Decision and passion messages are ubiquitous, a sign of how the painter depended from her work and how intensely she continued to paint.Also the fact that Lempicka loved women as well as men, is proof of how female subjects could attract her, so much to transfer it with great finesse and cognition in every detail.And this is what happens in this same work: in the foreground, the woman who looks at the viewer has a stops and fatal air, of who knows what she wants and has all the necessary power to obtain it. The second figure instead, you leave the first one, merging into one with it.It's not clear if women are just friends or lovers, but the hand that the first rests on the shoulder of the second, conveys a sense of security, making assume that she's running the show. The jade green, a color often used by the artist is an evocative reminder of the mystery, as well as the turban, garment key of the painting. And yet, manicured hands and red coral lips are more allusions to a sensuality that the author has always subsidized with her skills, becoming one of the most significant pioneers to the present day.
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