Alla fine della giornata le ordinanze di stato di fermo e di custodia cautelare in carcere non si contano più. Si tratta forse di una delle più grandi operazioni contro la tratta dei migranti. Non solo italiani tra i raggiunti da i procedimenti penali ma anche moltissimi cittadini extracomunitari di nazionalita’ afghana, pakistana, indiana e rumena, tutti coinvolti in una organizzazione transnazionale che dirigeva il traffico di esseri umani.
Per ora sembra che in tutto siano in manette 50 uomini mentre almeno altri 30 sono gli implicati certi. Una cosa è nota però se sino a stamane si pensava che il costo della tratta partisse dai 1000 euro sino ad arrivare ai 10mila oggi le cifre note sono diverse, sarà a causa del cambio dei costi della vita, ma i prezzi che girano oggi sono ben diversi. Per esempio dal Pakistan all’Italia si può viaggiare con cifre che vanno dai 5mila ai 15mila e il referente locale incassa circa 500 euro a vittima della tratta.
I destinatari della misura cautelare sono accusati di far parte di una associazione a delinquere finalizzata all’ingresso ed alla permanenza nel territorio dello Stato di cittadini non appartenenti all’Unione Europea ed all’emigrazione illegale degli stessi e di altri cittadini extracomunitari gia’ presenti sul teritorio italiano, verso altri Stati Europei.
Nel corso dell’inchiesta sono stati arrestati in flagranza alcuni dei conducenti dei mezzi utilizzati per il trasferimento dei migranti verso i paesi del Nord Europa, identificati e bloccati dalla Polizia italiana, francese, tedesca ed austriaca. Gran parte dei migranti (pachistani, iracheni e afgani), dopo essere giunti sul territorio nazionale venivano trasferiti in numerosi Paesi del Nord Europa, quali Germania, Svizzera, Danimarca, Austria, Francia e Belgio dagli esponenti dell’organizzazione criminale.
La banda sgominata oggi sembra essere solo una di quelle attive in Italia.
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