Arrestati dai Carabinieri tra Palagonia, Castel di Iudica, in provincia di Catania, e Augusta in provincia di Siracusa, nell’ambito di un’operazione antidroga. Eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Caltagirone su richiesta di quella procura della Repubblica con l’accusa, a vario titolo ed in concorso tra loro, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività investigativa, che ha tratto spunto dall’arresto in flagranza di due persone trovate in possesso di oltre 50 gr di eroina pura, ha consentito di raccogliere elementi di prova sulle responsabilità degli indagati in merito ad una fiorente attività di spaccio oltre che a Palagonia, a Castel di Iudica, Francofonte, Aidone, in provincia di Enna e in diverse località del Ragusano.
Gli arrestati sono Massimo Agnello, 32 anni, Giovanni Cantaro, 57 anni, Rosario Cocuzza, 45 anni, Riccardo, Distefano, 35 anni, Saverio Fagone e Antonio Risciglione, entrambi di 39 anni, Salvatore Santamaria, 43 anni, Mario Vaccaro, 34 anni e Angelo Trentino, 46 anni. Uno dei destinatari dei provvedimenti di custodia cautelare in carcere era già ai domiciliari. Tutti gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Caltagirone.
Gli arrestati, secondo quanto accertato, avevano preso il posto delle 22 persone arrestate il 21 giugno del 2006 durante l’operazione denominata “Good year”, con cui era stata smantellata una fitta rete di pusher che avevano trasformato Palagonia in un vero e proprio “centro di eccellenza” per lo spaccio di stupefacenti. L’operazione odierna, che ha interrotto una attività di spaccio di hashish, marijuana, eroina e cocaina che portava guadagni stimati in 10 mila euro a settimana, è stata portata a termine in collaborazione con i carabinieri di Augusta e del Nucleo Elicotteri di Catania. Nel corso delle indagini i carabinieri sono riusciti ad individuare in un bar di Palagonia il punto di incontro dove gli indagati pianificavano la loro attività illecita. I titolari del locale sono risultati completamente estranei ai fatti e all’interno del bar non sono state riscontrate cessioni di stupefacenti. Per la cessione degli stupefacenti gli indagati prediligevano siti rialzati rispetto al livello stradale o zone isolate come le contrade di campagna tra le località di Palagonia, Castel di Iudica, Mineo e Ramacca, in modo da non essere sorpresi da eventuali interventi delle forze dell’ordine, poter nascondere i proventi dell’attività di spaccio e disfarsi della droga.