Vigonza governata da logiche tribali
Palapannocchia, ovvero il comune non esiste più.
Non c’erano dubbi che l’amministrazione comunale di Vigonza procedesse nella costruzione dell’arcostruttura. E’ una decisione emblematica che riassume vari atteggiamenti negativi sin qui dimostrati da sindaco e maggioranza:
- non si procede in base alle priorità e alle urgenze che ci sono nel territorio ma ci si attiene alle promesse elettorali relative al solo capoluogo
- non è stato fatto un percorso di partecipazione e condivisione se non all’interno della maggioranza, all’interno della quale ci sono molte perplessità su quest’opera o forse è meglio dire operazione
- non si è tenuto conto delle osservazioni che abbiamo fatto come consiglieri di opposizione: si noti che non ci siamo espressi contro ma abbiamo sottolineato ciò che si poteva, e si dovrà, migliorare
Sono stati detti molti no alle varie frazioni: o non c’erano i soldi oppure erano stati tolti per fare altre cose. Possibile che solo per la copertura della pista di pattinaggio ci siano i soldi? E poi mi chiedo: Come la pensano i residenti del quartiere degli Alpini sull’afflusso di traffico nella zona per le attività sportive? Come si concilieranno gli spostamenti verso il quartiere con la viabilità complessiva già in difficoltà? Come mai il comune di Padova ha realizzato delle opere simili a un quarto del costo previsto a Vigonza?
Mi sono sempre impegnato per lo sviluppo complessivo del comune di Vigonza e vedo con rammarico che l’amministrazione ha messo da parte il mio progetto di fare del comune di Vigonza una città, puntando soltanto alla soddisfazione del paese.
Antonino Stivanello
capogruppo consiliare PD
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