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Palazzo Littorio in Consiglio Comunale

Creato il 02 ottobre 2010 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Palazzo Littorio in Consiglio Comunale
In due filmati propongo sul mio sito la discussione che il Consiglio Comunale del 30 settembre ha riservato all'ultimo punto all'ordine del giorno. L'argomento era questo: "PRG. Zona territoriale omogenea "A". Ridefinizione della disciplina particolareggiata dell'Unità Minima di Intervento (U.M.I.) dell'isolato 22 n.5 (fabbricato comunale ex licei).Variante ai sensi dell'art.15.4 della L.R. 47/78 e s.m.i. per modifica delle destinazioni d'uso. Adozione. (Relatore Sindaco)".  La minoranza coglie l'occasione per esternare la propria opposizione per un provvedimento che non tiene conto della vocazione pubblica del palazzo, della sua rilevanza storica e del progetto della precedente Amministrazione che vi vedeva la sede ideale per il Tribunale di Fidenza ed i suoi uffici che attualmente sono accampati in Palazzo Porcellini. In effetti l'opposizione, implicitamente, fa ammenda degli errori del passato. In modo molto esplicito in altro momento del Consiglio  il Consigliere Giuseppe Cerri indicava nell'accorpamento in un unico progetto sia il destino del Palazzo ex-Littorio  sia dell'insieme di edifici che costituiscono l'intero comparto tra Piazza Verdi e Piazza Pontida. Giustamente il Sindaco Mario Cantini ha buon gioco nel richiamare le responsabilità dell'attuale minoranza che dopo otto anni spesi inutilmente ha consegnato il tutto alla nuova Amministrazione.Se ritorniamo all'argomento principale della delibera possiamo rilevare che la danza degli errori e delle approssimazioni non è finita. All'era dei grandi progetti pubblicizzati e non realizzati (è da dire "meno male!) si passa all'epoca dei piccoli passi, questo se da un lato permette maggiori possibilità di riflessione dall'altro ha il rischio di lasciare all'apparato burocratico una libertà eccessiva attraverso la parcellizzazione dei provvedimenti. Di fatto la presente delibera nulla dice di nuovo, è solo un atto preliminare per un bando pubblico nell'ipotesi di alienazione. In urbanistica ed anche in altre questioni si procede come siamo usi  fare col salume: a fette, ma chi taglia il salame?Dopo tante mie prese di posizione su questo argomento e sull'intero comparto delle piazze Verdi e Pontida vedo che forse le stesse non erano necessarie perché le palesi incapacità amministrative e tecniche bastano ed avanzano nel salvaguardare l'esistente, in altri casi purtroppo sono bastate.Nella discussione molte cose intelligenti e non sono state dette: tra le varie quella (delle intelligenti) che ho più apprezzato  è del Sindaco Mario quando parla dell'esubero di sale civiche nella nostra città. E' vero, ma c'era un  fondamento "ideologico" in tanta abbondanza.

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