Come dopo la rovina improvvisa di tutte le impalcature di questa Palermo d'epoca, come se d'un tratto la città venisse alla ribalta dalle quinte, non so che effetto faccia al turista che vuol andare oltre le notizie di mafia e corruzione, né se a Palermo tocchi il fascinoso epiteto di città decadente; a me, che ci abito dalla nascita e che detesto la sciatteria, l'inedia, l'arroganza di questa città ormai in rovina, Palermo sembra improvvisamente meravigliosa.
E non importa che questo peregrinare nella luce del basso sole mattutino, se questi passi rubati alle acque portuali, delle acque del porto emanino gli "umori": la Palermo più bella è la città dimenticata nelle cartoline, la città dimenticata dai politici e dai cittadini, la città che si affaccia sul mare e resta a guardarlo, irretita in tanta grandezza.