Migrano in Mondadori le opere di Pietro Alessandro Trovato a Palermo
Si sposta dall’altra parte della città “Procedo, laddove non comprendo” la personale pittorica dell’Artista catanese
Dopo il successo alla Ex Real Fonderia Oretea, la mostra promossa dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando e tanto voluta dal critico d’arte Paolo Battaglia La Terra Borgese proprio in quella residenza pubblica ubicata a pochi passidalla Chiesa di Santa Teresa, una delle più importanti testimonianze del barocco a Palermo. Con la sua ampia facciata l’edificio sovrasta la piazza adiacente rendendola particolarmente suggestiva. La chiesa deve inoltre il suo splendore agli stucchi decorativi del Serpotta presenti all’interno della costruzione, e che Trovato lascia trasparire nelle sue opere.
Al quarto piano di via Ruggero Settimo, quindi, dal 15 al 30 giugno, seconda e ultima tappa a Palermo dell’expo “Procedo, laddove non comprendo”.
“Uno stile di intonazione classicistica con venature barocche in una sorta di visionarismo iperrealista che reinterpreta il Realismo Esistenziale della Milano tra la metà degli anni cinquanta e la fine degli anni sessanta. Seppur con tematiche e stili distanti dalle “occupazioni delle terre” e dalle lotte nel mondo, e dai grandi temi populisti, Pietro Alessandro Trovato si riferisce alla teoria dei possibili modi di essere dell’esserci, considerati astrattamente come puri a priori, e li tratta, al pari di Angelo Maynardi Araldi, secondo i dettami della stilleven fiamminga.”
Vernissagelunedì 15 giugno alle 17,00
Buffet e ingresso liberi