Palermo può essere una opportunità per il Pd. Se ci fosse anche un solo voto fasullo andrebbero espulsi tutti ed approfittare dell’occasione per fare pulizia dei vari Letta, Veltroni, Fioroni e le margherite nostalgiche. Un recupero d’ident...
Creato il 06 marzo 2012 da Slasch16
A Milano ho votato con il cuore e la testa Pisapia perchè era ed è la soluzione migliore ma a Palermo non è Milano e la parte del Pd che sostiene Lombardo va espulsa dal partito.
Io non sono un iscritto al Pd anche se l’ho votato qualche volta e sono convinto che il Pd prima si libera dell’ala destra è meglio è perchè non è un’ala che fa volare ma è un’ala di piombo.
Dopo aver accolto con gioia l’uscita della Binetti e di Rutelli mi aspettavo che la resa dei conti all’interno del partito andasse più a fondo ed invece il bisturi che doveva tagliare l’ala destra non è andato a fondo per un malinteso senso di democrazia interna e di libertà d’espressione.
La libertà d’espressione e di pensiero va difesa ma una volta che si è fatta la conta tutti devono remare dalla stessa parte e chi non è d’accordo se ne deve andare. Specifico che il segretario deve portare avanti la linea della maggioranza, dettare la linea che risulta maggioritaria nei congressi e quindi chi lavora contro la linea maggioritaria non lavora contro Bersani ma contro il partito.
Il, presunto, vincitore di Palermo Ferrandelli rivendica l’autonomia del partito nelle scelte locali e le rivendica per andare a destra con l’Udc e Lombardo e questo significa andare contro la maggioranza del partito, chiamarsi fuori.
Che in Sicilia ed altrove le commistioni trasversali della politica siano una costante è notorio ma quando vengono così allo scoperto vanno invitati ad andarsene, a non usare il simbolo del Pd, se non alla espulsione immediata.
Non sono contrario alle eventuali alleanze per governi regionali o nazionali tra soggetti diversi e distinti ma è intollerabile che il Pd si tenga nella pancia autentici cavalli di troia.
Ben vengano i contrasti interni al Pd se servono per fare chiarezza e non per aumentare la confusione come sta succedendo con la vicenda di Palermo.
Letta, Veltroni e gli altri che lavorano per un Monti bis o per la grande ammucchiata se ne devono andare e se non se ne vanno loro vanno espulsi se la maggioranza del partito è per una alleanza di sinistra non si deve stare nel guado e Bersani se ritiene di tenere insieme le varie anime, io direi pance, del Pd lo condanna all’estinzione.
Se invece la maggioranza del partito ritiene che si debba guardare al centro lo si dica chiaramente in modo che molti, come me, che hanno votato il Pd come alternativa al berlusconismo si trovino immediatamente una opportunità nel vasto panorama di offerte che offre la sinistra italiana. Servirà a poco perchè la sinistra italiana è autolesionista e divisa in rivoli che arrivano a malapena al 2% esclusa la Sel ma se non altro si farà un po’ di chiarezza su dove vuole andare la vasta parte della sinistra orfana del Pci.
Ho il massimo rispetto per la Bindi ma è intollerabile che in alcune situazioni sia più a sinistra di Veltroni.
Fate subito i congressi di sezione e dopo un congresso nazionale, al più presto possibile, e fate sapere ai vostri elettori qual’è la linea e dove volete andare. Non è la Tav in se il problema ma il progetto di ampio respiro per il futuro e dal mio punto di vista il problema è uno solo, molto semplice e molto complesso da affrontare: cosa intendete fare con il capitalismo?
Accontentarvi di qualche piccolo correttivo o fare una proposta seria che vada al superamento di un sistema economico-politico che ha solo seminato miseria, sfruttamento ed aumentato la distanza tra i proletari e la borghesia parassita.Questo è il punto chiave sul quale dovete contarvi e farci sapere se andate verso una socialdemocrazia cerotto del capitalismo finanziario e parassita o se volete puntare al superamento del capitalismo in quanto tale.
Inutile stare insieme per forza solo per sentirsi in tanti se ognuno fa per la sua strada, fate una profonda pulizia all’interno tra chi vuole tenere i piedi in due scarpe e con alleanze improponibili.
Se qualche ex democristiano e qualche ex comunista si sentono stretti nella linea maggioritaria escano pure a prendere una boccata d’aria ma non cerchino di inquinare la “nostra”.
Letta ha perso l’occasione di stare zitto, Veltroni poi non ne parliamo, purtroppo l’Africa l’attende invano a meno che non siano più furbi di noi e non lo vogliano tra le palle.
Vedremo se avrete il coraggio e la forza per fare una bella incisione ed eliminare il bubbone.
Posso capire considerare Di Pietro opposizione ma ogni lunedì mi stupisco che Mentana lo conteggi nel centrosinistra.
A me fa una certa impressione, non so a voi.
In questo momento Radio Popolare sta intervistando un esponente del Pd – area Veltroni- per me è inaccettabile, questi puntano decisamente al centro e sarebbe giusto aiutarli a raggiungere la meta. Il più presto possibile.
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