Palermo: Salvo Madonia indagato come mandante strage Capaci

Creato il 10 gennaio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
Folletto

A perdere la vita, i trenta secondi, in un tratto di autostrada Trapani-Palermo all’altezza dello svincolo per Capaci, sono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e a tre agenti di scorta Antonio Montanari, Vito Schifani e Rocco Dicillo. A pianificare quell’infame eccidio fu il Capo dei capi Riina. 
E’ stata la sua volontà a decidere quando e come doveva morire un esempio di giustizia insieme ad altre persone innocenti. Ma oggi, nella nuova inchiesta aperta dalla Procura di Caltanissetta (congiuntamente con la nuova indagine sulla strage di via D'Amelio che costò la vita al giudice Paolo Borsellino e a cinque agenti della scorta) c'è un nuovo indagato. 
Si tratta del boss palermitano Salvo Madonia che, secondo i magistrati che indagano sulla strage di Capaci, avrebbe partecipato, con il capo mafia Totò Riina, ad una riunione in cui si sarebbe pianificata la strage. Come conferma il procuratore capo di Caltanissetta Sergio Lari all'Adnkronos, Salvo Madonia «si inserisce nel filone dei mandanti». 
Madonia è in carcere da 21 anni dove sta scontando delle pene definitive per reati mafiosi. La Procura di Caltanissetta ha riaperto il fascicolo sulla stage di Capaci nel 2009. 
Non si fermano così le indagini sulle stragi mafiose del '92 che sconvolsero l'Italia.

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