Oggi è stato così sgominato a Palermo un vasto giro di usura organizzato da tre persone, nei confronti delle quali, nei mesi scorsi, era già stato sequestrato un rilevante patrimonio, fatto di ville, appartamenti, negozi, attività commerciali e autoveicoli di lusso, valutato in 7 mln. Il patrimonio era ritenuto provento di un'attività di usura e di esercizio abusivo dell'attività finanziaria.
Oltre ai tre usurai, al termine di questa seconda fase dell'indagine, sono stati denunciate sette persone per il reato di trasferimento fraudolento di valori: si tratta di prestanome ai quali gli usurai avevano fittiziamente intestato la proprietà di beni e disponibilità finanziarie loro direttamente riconducibili, in modo da ostacolare la ricostruzione del patrimonio accumulato dagli stessi negli anni, attraverso l'illecita attività; denunciati anche due funzionari e di un impiegato di banca, per il reato di favoreggiamento reale, in quanto hanno consapevolmente supportato gli usurai, permettendo loro di utilizzare, per i propri affari illeciti, sia conti correnti intestati a soggetti prestanome, sia di effettuare operazioni illegali su titoli di credito, attraverso manomissioni e alterazioni di documenti e con impiego di timbri falsi; di due persone per favoreggiamento personale; pur essendo vittime di usura, anzichè collaborare con gli investigatori, infatti, non solo hanno negato ogni rapporto con i tre usurai, ma li hanno tempestivamente avvisati dell'esistenza di indagini in corso nei loro confronti.