Devo fabbricarmi un sorriso, munirmene, mettermi sotto la sua protezione, frapporre qualcosa tra il mondo e me, camuffare le mie ferite, imparare, insomma, a usare la maschera (E. Cioran).
È curioso di star ad ascoltare un gruppo di questi sciocconi ipocriti davanti ad un quadro o a una statua, quando fanno una fatica del diavolo per metter fuori dell'ammirazione, credendo ciascuno di aver a che fare con degli intelligenti. Se potessero levarsi la maschera tutti ad un tratto, udreste che risata! (A. Fogazzaro).
Nascondi ciò che sono | e aiutami a trovare la maschera più adatta | alle mie intenzioni (W. Shakespeare).
Intorno a ogni spirito profondo cresce continuamente una maschera, grazie alla costantemente falsa, cioè superficiale, interpretazione di ogni parola, di ogni passo, di ogni segno di vita che egli dà (F. Nietzsche).
Una maschera ci dice di più di una faccia (O. Wilde).
Sono il mostro che si cela sotto la maschera del mostro (Dylan Dog).
Se consistesse appunto in questo, che una situazione, socialmente anormale, si accetta, anche vedendola a uno specchio, che in questo caso ci para davanti la nostra stessa illusione; e allora la si rappresenta, soffrendone tutto il martirio, finché la rappresentazione di essa sia possibile dentro la maschera soffocante che da noi stessi ci siamo imposta o che da altri o da una crudele necessità ci sia stata imposta, cioè fintanto che sotto questa maschera un sentimento nostro, troppo vivo, non sia ferito così addentro, che la ribellione alla fine prorompa e quella maschera si stracci e si calpesti? (L. Pirandello).
Verso la fine della vita avviene come verso la fine di un ballo mascherato, quando tutti si tolgono la maschera. Allora si vede chi erano veramente coloro coi quali si è venuti in contatto durante la vita (A. Schopenhauer).
Vuole vedere la mia maschera? La uso nei miei esperimenti; probabilmente non... non metterà paura a uno come lei. I matti invece... li terrorizza! (Batman Begins).
Il mio scopo è quello di insegnarvi a passare da un'assurdità mascherata a quella che è palesemente tale (Anonimo).Evey: Chi sei?
V: Chi... "Chi" è soltanto la forma conseguente alla funzione, ma ciò che sono è un uomo in maschera.
Evey: Ah, questo lo vedo!
V: Certo, non metto in dubbio le tue capacità di osservazione. Sto semplicemente sottolineando il paradosso costituito dal chiedere a un uomo mascherato chi egli sia (V per Vendetta).