Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha espresso per la prima volta le sue condoglianze per l’Olocausto in occasione della giornata in cui Israele ricorda lo sterminio degli ebrei ad opera dei nazisti.
Mahmūd Abbās, presidente della Palestina, conosciuto anche con la kunya Abū Māzen (salon.com)
“Quanto è accaduto agli ebrei nell’Olocausto è il più atroce crimine contro l’umanità dell’era moderna”, ha dichiarato Abbas in una conversazione con il rabbino Marc Schneider, presidente della Fondazione per la Comprensione Etnica di New York, diffusa oggi dall’agenzia stampa palestinese Wafa.
Il leader palestinese ha espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime dell’Olocausto, occasione di “riflessione sul concetto di discriminazione etnica e razzismo che i palestinesi respingono fortemente”. “Il mondo – ha aggiunto – deve fare il possibile per combattere razzismo e ingiustizia… il popolo palestinese, che soffre di ingiustizie, oppressione, libertà e pace negate, è in prima linea per chiedere di contrastare l’ingiustizia e il razzismo contro altri popoli”. ”Nell’incredibilmente triste commemorazione del giorno dell’Olocausto – ha proseguito - chiediamo al governo israeliano di cogliere l’opportunità di concludere una pace giusta e globale nella regione,basata su una visione di due stati, Israele e Palestina, che vivano fianco a fianco in pace e sicurezza”.
E’ la prima volta che Abbas si è esprime ufficialmente e in questi termini sull’Olocausto. L’intervista è stata diffusa in vista delle cerimonie che cominceranno questa sera in Israele per ricordare i sei milioni di ebrei uccisi dai nazisti. In passato, ricorda il Jerusalem Post, Abbas era stato accusato di negazionismo, a causa della sua tesi di laurea su “Il rapporto segreto fra nazismo e sionismo”, nella quale affermava che i morti erano solo 890mila ed erano state vittima di un complotto “nazi-sionista”. In un libro del 2011, Abbas aveva però affermato di non “non aver negato l’Olocausto”. “Ho sentito dagli israeliani che erano sei milioni – aveva aggiunto – posso accettarlo”.
(adnkronos.it)