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Palinsesto La7 2013-2014: Cairo conferma Crozza e Santoro, arrivano Paragone e Sottile

Creato il 09 luglio 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Palinsesto La7 2013-2014: Cairo conferma Crozza e Santoro, arrivano Paragone e Sottile
Presentato a Milano questa mattina il palinsesto di La7 per la prossima stagione tv, la prima completa da quando la rete è passata a Urbano Cairo. Quello che tutti temevano, un repentino cambio di linea editoriale, non dovrebbe verificarsi. Garantisce, sorridendo, Cairo stesso: “Andrò in giro come un uomo sandwich con scritto avanti e dietro: ‘la linea editoriale di la7 non e’ cambiata’”. Confermate le punte di diamante, non mancano le novità: resteranno al loro posto Michele Santoro (“E’ un maestro della tv sono felice che sia rimasto con noi”), Lilli Gruber, Corrado Formigli, Daria Bignardi (Le invasioni barbariche torneranno a primavera, nel 2014) e Maurizio Crozza, il cui nuovo programma partirà ad ottobre.
Resta in sella naturalmente anche il direttore Enrico Mentana, che oltre alla gestione del TgLa7 avrà sulle spalle dieci prime serate per l’approfondimento.
Le novità (annunciate, a dire il vero) avranno invece i volti di Salvo Sottile e Gianluigi Paragone, strappati rispettivamente a Mediaset e Rai. E non mancano nemmeno gli addii, come quello di Benedetta Parodi, nostra signora dei fornelli, approdata proprio oggi ufficialmente a Real Time. Per quanto riguarda l’intrattenimento andranno in onda la nona stagione di Grey’s Anatomy (in anteprima in chiaro) e In treatment, con Sergio Castellitto.

La gestione dei costi
Sulla difficile situazione della tv al momento del suo ingresso queste le parole dell’editore, Urbano Cairo: “L’acquisto de La7 si è perfezionato il 30 aprile.
Dal 2 maggio sono operativo sulla rete, in questi primi mesi abbiamo cercato di entrare nel vivo e di capire La7 e le persone, che ho trovato disponibili a cambiare comportamenti ed atteggiamenti. Partivamo da una situazione economica pesante, ma abbiamo trovato delle soluzioni. Ho trovato costi di 500mila euro in taxi, non taglierò sulla qualità, investiremo in prodotti interni e taglierò sugli sprechi e sugli acquisti di prodotti esterni, tagliando in pratica sui diritti. Investiamo sulle cose che danno dei ritorni e dismettiamo quelle poco performanti come alcune serie straniere che magari non danno i risultati attesi”.
Le novità e i vecchi
Su quello che vedremo in tv nella prossima stagione ha aggiunto: “La ratio che ci ha ispirato è stata quella di confermare in toto un palisnesto vincente, soprattutto gli appuntamenti fondamentali e poi cercare di fare qualcosa di nuovo".
Da qui i due blitz Sottile e Paragone, che possono anche allargare il target e il pubblico”. Mutamenti fi stile editoriale in vista? “No, non ci sono mutamenti nello stile editoriale – spiega Cairo l’arrivo di Sottile e Paragone ci consente di coltivare un pubblico femminile (ho visto i dati di quarto grado, il 70% è un pubblico femminile), mentre Paragone sta facendo un programma innovativo nel settore dei talk e mi interessava. E’ di destra? Non so se sia più cosi.
Ho deciso di prenderlo non per la sua colorazione politica, ma per l’innovazione data dal suo programma, un talk show diverso”. “Questo ampliamento di pubblico – prosegue Cairo – è importante anche dal punto di vista pubblicitario. Inoltre Paragone ha un grande capacità di entrare in casa della gente.
L'idea e' di affidare a Sottile un programma di cronaca anche se 'resta da capire che forma e che taglio dare al programma''. Non sarà coinvolto nel tg, non affiancherà Mentana, è venuto per fare altro”. E gli altri? “Per Cristina Parodi, che è ancora con noi, stiamo cercando di trovare un programma adatto. Quello che faceva non funzionava e non aveva senso continuare; con Benedetta Parodi il contratto era in scadenza e insieme abbiamo deciso di non rinnovarlo”. E Gad Lerner? “Lerner tornerà quando ci sarà la possibilità e la necessità di un programma stile Infedele 2.0 e poi ora è impegnato su Laeffe e gli faccio i miei migliori auguri. Non è andato via per una questione di soldi, ve lo posso assicurare”.
''La logica - ha tenuto a sottolineare l'editore di La7 a questo proposito - non e' stata quella di procedere con tagli lineari e generalizzati. Ma di investire sui talenti piu' promettenti''. Non a caso ''su 7 prime serate, 5 saranno autoproduzioni La7 tutte in diretta''.
Il palinsesto ''potra' comunque avere un'evoluzione in positivo'', ha detto ancora Cairo che ha poi precisato: ''Sono arrivato due mesi fa, non sono certo mago Merlino. Per il pomeriggio e la prima serata autunnale abbiamo ancora in cantiere un paio di proposte''.
Quanto, infine, al raggiungimento del break even ''non abbiamo mai detto che lo raggiungeremo in due anni. Di certo - ha concluso Cairo - lavoriamo per questo''.
Il caso-Porro
Chiarimento d’obbligo anche sulla vicenda del burrascoso addio a Nicola Porro: “Con Porro ho avuto uno scontro sui promo Rai mentre ancora era in onda da noi, ma dopo la prima puntata del suo nuovo programma gli ho mandato un sms facendogli i complimenti e dicendogli ‘l unico neo del programma sono i promo un po’ storti’”. Mistero, invece, sul destino di In Onda, che forse non tornerà: “Non sono particolarmente affezionato a questo programma, si può pure cambiare”, chiude Cairo.
Raccolta pubblicitaria
"Giugno e' stato il mese con il segno piu' per la raccolta pubblicitaria di La7". Lo ha precisato Urbano Cairo durante la presentazione dei palinsesti autunnali della rete. ''Il periodo gennaio-aprile non e' andato bene'', ha spiegato il patron di La7. ''Maggio - ha aggiunto - e' stato un filo migliore, giugno con il segno piu', mentre luglio andra' bene. Speriamo - ha concluso - che l'autunno confermera' questa ripresa''
Non investiamo sullo Sport 

Il proprietario della rete, Urbano Cairo, durante la presentazione dei palinsesti ha chiarito di voler puntare la maggior parte della programmazione sull'intrattenimento e l'informazione. Perche' sullo sport, ha messo in chiaro l'editore, ''con Sky non c'e' gara''. Il problema, ha spiegato, e' che ''e' molto difficile per una rete come la nostra competere con Sky che ha un budget da diverse centinaia di milioni di euro da investire in tutti gli sport immaginabili. Per noi, lo sport non e' un settore su cui investire. Certamente non oggi''

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