58 punti in 20 partite significa 19 vittorie, un solo pareggio e nessuna sconfitta. Sono questi i numeri da record della stagione 2013/2014 del BPM Sport Management di Verona, che domani alle 18 ospiterà l’Iren Torino 81 nella penultima giornata della regular season di A2. Una sfida che i gialloblu affronteranno con serenità e senza timori reverenziali, con la consapevolezza di non aver niente da perdere ma soprattutto con il ricordo del match di andata, in cui sostenuti da una Monumentale in delirio riuscirono a infliggere l’unico dispiacere del torneo (6-6) ai veneti. “Abbiamo voglia di giocare questa sfida” afferma Daniele Falchi, il giovane secondo portiere della Torino 81, “sappiamo che sarà una partita durissima contro una squadra completa e dotata di ottime individualità, come Luongo e Lapenna. Ma possiamo metterli in difficoltà come nell’ultima occasione e non partiamo battuti. Le scorse giornate poi hanno messo in luce l’ottimo stato di forma di molti nostri giocatori”.
Vista la presenza di Andrea Rolle, domani sera Daniele Falchi si siederà con ogni probabilità in panchina. Ma nella stagione in corso, il 18enne torinese si è ritagliato spazi importanti, giocando tutti i 32 minuti in ben quattro partite. “L’andata contro Brescia fu un buon match” racconta, “dopo tre quarti eravamo sul 9 pari ma nell’ultima frazione riuscimmo a vincere di tre gol. La prima di ritorno contro Rapallo invece fu un successo sofferto, per alcuni errori miei e qualche sbavatura difensiva”. Complice l’infortunio al timpano del numero 1, Daniele giocò nuovamente contro Brescia e Lavagna; in quest’ultima fu grande protagonista con diversi interventi decisivi, come sottolineato dalla dedica scritta su Facebook da Daniele Staiano, capitano della Dinamica Torino: “Bravo Dany!! Oggi la partita l’hai vinta tu”.
L’esordio in prima squadra è però datato 2013, anche se solo per pochi spezzoni di partita. “Già qualche anno prima avevo cominciato ad allenarmi con i “grandi”. Sono sempre stato tra i più giovani del gruppo, una situazione piacevole ma non facile al tempo stesso; devo confrontarmi tutti i giorni con pallanuotisti veri, mentre io devo ancora crescere in esperienza e costanza. Per fortuna sono sempre sostenuto da tutti”. In particolare dal compagno di ruolo Andrea Rolle, quasi un maestro: “ha giocato in passato con mio fratello Matteo, anche lui portiere, e ora si trova con me; in ogni allenamento mi incoraggia e mi consiglia, senza dubbio è un punto di riferimento”.
Intrapresa la pallanuoto in prima media, dopo pochi mesi Daniele fu messo tra i pali per l’altezza fuori dal comune: “nuotare non mi piace particolarmente” conclude, “e il mio ruolo richiede un po’ meno lavoro fisico e più concentrazione. Il portiere vive i match in modo diverso, se sbaglia non viene sostituito, non può abbattersi ma deve immediatamente tornare in partita; è per questo che mi piace fare il portiere”.