Tanti punti, grande esperienza e altrettanta allegria, durante l’allenamento e all’interno dello spogliatoio. Ecco cos’ha portato al Volley Parella Diego Figliolia, arrivato durante l’estate a rinforzare il reparto schiacciatori della squadra torinese. I punti sono confermati dai tabellini, l’esperienza si legge nei risultati della sua lunga carriera o, come afferma lui stesso con una battuta, “si vede solo perché ho la barba”; per quanto riguarda l’allegria basta chiacchierare qualche minuto con lui per conoscere la sua simpatia e scoprire storie e aneddoti che rendono la sua vita davvero interessante.
Diego Figliolia è napoletano, ha 35 anni, ama i viaggi e le avventure. Ha cominciato a giocare a pallavolo da bambino perché tutti i suoi coetanei preferivano il calcio e perché c’era una palestra comoda sotto casa sua. Ha proseguito grazie alla passione di un allenatore che raccoglieva i ragazzi del suo quartiere per allontanarli dalla strada; ragazzi che con il tempo sono diventati amici e fratelli.
A livello di risultati la svolta arrivò con la promozione della squadra di Napoli in serie A1. Diego e i suoi compagni divennero il settore giovanile di quella formazione e iniziarono a girare con i senior per l’Italia, allenandosi con loro. Tre anni nella massima serie, poi tanti campionati in A2 e in B1. Sempre da protagonista, con innumerevoli promozioni e partecipazioni ai playoff in diverse società di tutto il paese.
Nel mentre Diego ha esplorato il mondo. “Prima l’Europa, da solo in treno con lo zaino in spalla” racconta, “poi tanti altri luoghi, con la mia compagna. Mi ha sempre affascinato l’est asiatico, dalla Cina alla Thailandia, dalla Cambogia al Vietnam, dal Laos al Giappone”. Porta con sé il ricordo di questi viaggi anche grazie ai moltissimi tatuaggi che gli coprono le braccia e le spalle. Sono più di quindici, ognuno con un particolare significato legato alla cultura orientale. Tranne uno raffigurante la Madonna di Guadalupe, protettrice del Messico.
Tornando alla pallavolo, “ho cambiato tante maglie perché sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli” spiega, “per questo sono arrivato qui al Parella; volevo giocare nel girone nord per incontrare nuovi avversari in palazzetti che non visitavo da tempo. E ovviamente dimostrare ancora il mio valore”. A proposito di stimoli, per trovarne di nuovi Diego ha anche cambiato il suo ruolo, passando da opposto a centrale a schiacciatore. Nelle ultime due stagioni in provincia di Viterbo ha militato in B1 con il Tuscania e il Civita Castellana, conquistando due promozioni in A2.
A Torino è arrivato con la compagna, anche lei giocatrice ma attualmente ferma per un problema alla spalla. Da sei stagioni si spostano insieme, giocando nella stessa città. Diego è qui per vincere ancora: “la squadra ha cambiato alcuni elementi rispetto all’anno scorso e dopo le prime partite di rodaggio stiamo migliorando costantemente. Il livello medio del campionato è elevato, ma noi abbiamo talento ed esperienza. Lo abbiamo dimostrato con le ultime cinque vittorie di fila, ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra ed essere più ‘cattivi’ dal punto di vista agonistico”.
Domani sera alla Manzoni il Parella ospita la Canottieri Ongina. L’arma in più dei torinesi è la grande compattezza, a livello tecnico e di spogliatoio. E un giocatore come Diego Figliolia, una scossa di energia nel team biancorossoblu.
La foto è di Alessio Marotta