Un incontro, voluto dalla Provincia, per affrontare un'emergenza che non è soltanto fitosanitaria ma anche economica, visto che la distruzione progressiva delle varie specie di Palme, oltre a causarne la scomparsa da giardini e parchi urbani, comporta costi notevoli per i privati e gli stessi comuni per la rimozione e lo smaltimento del materiale vegetale dopo la morte delle piante attaccate dal parassita. Durante la riunione è emerso che l'emergenza è, certamente, sotto gli occhi di tutti, per cui è necessario portare a conoscenza delle amministrazioni i protocolli da seguire per il monitoraggio e la prevenzione.
«La strategia da seguire deve essere unitaria, come del resto contemplato dalla normativa, - è stato chiarito dall'assessore provinciale al territorio e ambiente Francescochristian Schembri - il rischio, gravissimo, riguarda nell'immediato le Palme ornamentali, ma in futuro, poiché si tratta di un parassita collocato al di fuori del suo ambiente naturale, nulla esclude che possa cambiare atteggiamento, attaccando anche piante di interesse agricolo. Con quali ulteriori conseguenze è facile da immaginare».
Luigi Sicilia, dirigente tecnico responsabile dell'Unità Operativa n. 64 dell'Assessorato Regionale all'Agricoltura e referente per l'emergenza Punteruolo rosso, ha offerto la massima collaborazione dell'unità operativa della Regione e al tempo stesso ha illustrato la normativa comunitaria, nazionale e regionale che rende obbligatoria la lotta al pericoloso parassita e i metodi di controllo e lotta, e soprattutto il piano d'azione regionale nei suoi vari aspetti.