Il calcio italiano vive costantemente in un clima di emergenza a causa della non corretta programmazione di interventi strutturali (ammodernamento degli stadi, messa in sicurezza degli impianti) e, soprattutto, a causa della inadeguata cultura sportiva che, spesso, costringe a registrare episodi di becera violenza, anche e soprattutto nelle serie minori. In tal senso, è da considerare l’episodio delle minacce anonime pervenute al tecnico incaricato di Taurianova Mimmo Zito. Un messaggio eloquente e che non adoperava “mezzi termini” per intimorire il tecnico di Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, e “dissuaderlo” dall’andare ad allenare la squadra del vicino Comune di Palmi: “Se vai ad allenare a Palmi, comu passi ‘u Ponti Vecchiu ti sciuppu a testa”.Una frase in dialetto che, inequivocabilmente, sottende una violenza verbale che, come lo stesso tecnico Mimmo Zito ha riferito, pare sia giunta telefonicamente e nel cuore della notte, intorno all’una e trenta di notte quando il tecnico di Taurianova ha ricevuto una chiamata da uno sconosciuto che in dialetto calabrese ha esclamato l’affermazione precedentemente riportata.

Così, il tecnico Mimmo Zito ha deciso di denunciare immediatamente l’accaduto alle autorità di polizia. Il presidente della Palmese Pino Carbone ha, poi, deciso di non affidare l’incarico di allenatore al tecnico Mimmo Zito, di comune accordo con lo stesso allenatore. Non è dato sapere quanto e se abbiano inciso su tale decisione le minacce pervenute ma, di fatto, anche il tecnico Mimmo Zito ha motivato con un comunicato la sua decisione di non volere accettare l’incarico di tecnico della Palmese facendo riferimento a “motivazioni e problematiche di natura personale” preferendo continuare a occuparsi di calcio giovanile.
Ufficialmente, il presidente della Palmese Pino Carbone smentisce di essere stato condizionato dalle minacce e afferma: “il passo indietro su Zito non è per il timore delle minacce, ma perché sia l’allenatore che la panchina devono essere vissuti in un clima sereno che rispecchi i veri valori del gioco del calcio”.
Il clima sereno, di certo, non sembra regnare nei comuni della Piana di Gioia Tauro interessati da tali vicende. Anche a Taurianova, infatti, è da registrare un episodio di violenza (questa volta non minacciata ma compiuta) ai danni del portone d’ingresso della casa del padre del presidente della squadra di calcio, Francesco Giovinazzo che, poco dopo l’episodio accaduto, ha annunciato le proprie dimissioni.
Un’estate che si preannuncia caratterizzata da un clima incandescente per il calcio della Piana di Gioia Tauro, e non solo, purtroppo, da un punto di vista meteorologico.





